Prosegue con un classico del teatro la stagione di prosa del Teatro Curci, e sul palco va in scena la commedia di Moliere “Il Malato immaginario”, con Emilio Solfrizzi nel ruolo del protagonista: Argante.
In una fase temporale segnata dalla pandemia, è forse un'impresa più complicata, ma anche un meritorio richiamo all'attualità di un testo datato Seicento, contro la medicina del tempo, che ovviamente non è assolutamente paragonabile alla scienza medica del Duemila.
A dirigere le fila il capo banda pugliese Emilio Solfrizzi.
Ovazione del pubblico nelle tre serate che ha fatto registrare il sold out per l'ex Toti, che ha vestito i panni di un malato immaginario che ha più paura di vivere che di morire.
La comicità di cui è intriso il capolavoro di Moliere viene esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno al protagonista Argante, per una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo.
La trama dal lieto fine scontato è stato ricco di colpi di scena grazie alla bravura degli attori in scena. Emilio Solfrizzi intervistato da Sonia Tondolo ha lanciato una missiva diretta al direttore artistico del teatro Curci Fabio Troiano in cui dà la disponibilità di rivedere a Barletta il duo Solfrizzi-Stornaiolo. Al direttore l'ardua sentenza.