«Ho assistito in questi ultimi giorni allo spreco di paginone di carta stampata e molteplici pagine online da parte di un gruppo di giovani architetti e ingegneri: Cafagna, Tupputi, Rutigliano, Porcelluzzi ed altri». A scrivere alla nostra redazione il perito agrario Giuseppe Dargenio.
«Costoro si sono adoperati, impegnandosi con passione su tutti i mass media locali, per denunciare l’opportunità di realizzare un Parco come raccordo tra il nostro Castello Svevo e il vicino fronte mare, come giusto e tecnicamente ineccepibile raccordo urbanistico al posto di un, seppur utilissimo, pubblico parcheggio a raso proposto dal sindaco Cannito.
Il problema non sono questi giovani tecnici, i quali pubblicano idee meravigliose ma vaghe, essendo settoriali e quindi sterili; il problema è la piattaforma strumentale e politica da cui partono e vengono partorite queste idee meravigliose. Spiego e Traduco: tu, ASSOCIAZIONE DI GIOVANI TECNICI (Cafagna ed altri) perché sprechi tempo ed energie per dire (magari giustamente) il tuo punto di vista su una infinitesima e ridottissima porzioncina del territorio comunale, ovvero Parco sì e Parcheggio no?
Cari giovani tecnici abbiate la forza e la passione di riempire le paginone della carta stampata e quella online per denunciare con forza la carenza di una complessiva e generale manovra urbanistica da Ariscianne a Montaltino, dalla “depredata” e “sfruttata” Canne della Battaglia alle scelte sulla zona di Via Trani e Via Foggia fino all’ASSE ATTREZZATO passando per gli immensi arenili rivieraschi di Ponente e Levante.
Solo allora, si che meritereste applausi e incoraggiamenti. Quindi vi conviene reinquadrare la sterile polemicuccia del parco retro Castello in una visione molto più grande e che spazi su tutto il territorio cittadino.
Apritevi all’idea di un nuovo PIANO URBANISTICO GENERALE; altro che parchetto o parcuccio solo per una sterile e stupida polemica con il sindaco Cannito».
La felpa in acrilico l’avete preparata?.
Il Perito DARGENIO non si sbagli quando analizza le rimostranze dei giovani che ha nominato.
Il Sindaco, nuovo, fresco della nuova nomina, gli dia ascolto. Perchè lo merita. Se invece si gira dall’altra parte, vuol dire che dei problemi di Barletta non gliene cala niente. Medita Sig, Sindaco.
Sign. Dargenio, il suo è uno sproloquio.
Ma mi faccia il piacere!