Attualità

Associazione “I cittadini contro le mafie”, un 17enne referente a Barletta: l’intervista

Alessandra Zaccagni
E' Daniele Cassatella, nominato il 18 gennaio scorso
scrivi un commento 2572

Il suo nome è Daniele Cassatella, non ha ancora 18 anni ma è il nuovo referente per la città di Barletta dell’associazione nazionale “I cittadini contro le mafie e la corruzione”. Lo studente barlettano ha ricevuto l’incarico, su proposta del Referente Regionale Luigi Cassio Dipace, il 18 gennaio scorso.

Daniele, parlaci di te: qual è stato il percorso che ti ha portato a ricevere la nomina di referente per la città di Barletta dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione” a soli 17 anni?

Sin da piccolo ho nutrito curiosità ed interesse per gli studi sulla mafia e i modi per combatterla. In particolar modo mi ha sempre affascinato lo studio degli aspetti psicologici che intervengono nei processi della criminalità organizzata. Mi sono avvicinato al mondo dell’associazione nazionale “I cittadini contro le mafie e la corruzione” grazie al mio professore di geografia qui all’Istituto professionale “Nicola Garrone”, il professor Luigi Cassio Dipace (referente regionale per l’associazione, ndr.)

Il mio sogno è quello di entrare nel corpo della Guardia di Finanza, un domani, ma prima di raggiungere quel traguardo voglio poter contribuire a fornire un maggior livello di protezione alla città di Barletta grazie al lavoro che l’associazione svolge. È stato questo il motivo che mi ha spinto a propormi come semplice membro dell’associazione.

Quanto ha influito il tuo background culturale su questa scelta?

Sono cresciuto in una famiglia perbene, nella quale abbiamo sempre discusso di queste tematiche, ma come quasi ogni ragazzino a scuola ho avuto contatti con un altro mondo, con il mondo dei ragazzi di strada. Sono cresciuto in questo ambiente dal doppio volto: da un lato la mia famiglia, dall’altro la vita alla quale assistevo in strada: furtarelli, piccoli reati bagatellari, anche atti di bullismo.

Da allora ho deciso di indagare nelle profondità di questi fenomeni, così come fa il reparto Gico (Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza, con il quale la nostra associazione collabora a stretto contatto.

Attualmente hai dei progetti in corso per promuovere il lavoro dell’associazione?

Il nostro progetto è in continuo sviluppo: vogliamo portare i cittadini di Barletta ad avere un maggior livello di consapevolezza in merito a questi fenomeni criminali dai quali la nostra città non è esente. Stiamo inoltre organizzando uno sciopero al fine di sensibilizzare tutta la cittadinanza.

Hai un appello da rivolgere ai tuoi coetanei e alla cittadinanza?

Per questa missione ho bisogno di comprensione da parte delle Istituzioni armate, da parte del Comune di Barletta ma soprattutto da parte dei miei concittadini.

Ai miei coetanei dico che è necessario iniziare a nutrire fiducia nei confronti di coloro che possono farci aprire le ali della vita, soprattutto per dire di NO alla mafia con i fatti, oltre che con le parole. Soltanto in questo modo si avrà la possibilità di diventare davvero donne e davvero uomini.

lunedì 27 Gennaio 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Una storia che non mi convince del tutto, essendo minorenne quali responsabilità può accollarsi? Non è che è arrivata pure qui la moda dell'adolescente alla Greta per intenderci?

SAVINO
SAVINO
4 anni fa

RACCOMANDATO FIGLIO DI……………COSA SA DI MAFIA?????????