Attualità

Ai.Bi., adozioni internazionali contro l’emergenza abbandono: intervista alla dott.ssa Canfora

La Redazione
Nella maggior parte dei casi, i minori vengono abbandonati o allontanati dalla famiglia di origine (casi di forte negligenza, abuso, maltrattamento)
scrivi un commento 11238

Un movimento di famiglie adottive e affidatarie che dal 1986 si costituisce come ente accreditato alle adozioni internazionali,
lavorando ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di
tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono. Parliamo di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, un’organizzazione non governativa che opera in Italia con
una sede nazionale e 25 tra sedi regionali, fra le quali la sede in
Puglia sita a Barletta
, e punti informativi in tutte le regioni. Ai.Bi. nel mondo è presente in 33 paesi, con sedi operative in Europa dell’Est, Americhe, Africa e Asia. Abbiamo incontrato la Dott.ssa Floriana Canfora, Responsabile sede Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini Puglia.

– Dott.ssa Canfora, quando si parla di adozione di che età parliamo rispetto agli adottanti?

Direi di qualsiasi età. In Italia, l’adozione internazionale è regolata dalla legge n° 184/83 così come modificata dalla legge 476/98 e dalla legge 149/01. Tale norma ai fini dell’adozione internazionale impone che la differenza di età tra i coniugi e l’adottato deve essere compresa tra i 18 e i 45 anni. Questo limite può essere derogato per i coniugi che adottano due o più fratelli, se esiste già un figlio naturale minore in famiglia o quando uno solo dei due coniugi supera il limite massimo di età, in misura non superiore a 10 anni; perciò maggiore sarà l’età della coppia maggiore sarà la fascia di età dei minori da accogliere.

– Quando si pensa all’adozione, si pensa spesso alla figura del bambino neonato, ma in realtà ci sono diversi livelli di abbandono

Assolutamente sì, i bambini in stato di abbandono sono di tutte le fasce di età. Nella maggior parte dei casi, i minori vengono abbandonati o allontanati dalla famiglia di origine (casi di forte negligenza, abuso, maltrattamento) in fasce di età diverse e sono dichiarati adottabili dalle autorità preposte alla loro cura. Rispettando il principio di sussidiarietà dell’adozione, concetto espresso nella convenzione de L’Ajache recita: “Solo se non si è trovata una famiglia nel paese di origine del minore si cercherà altrove”, i minori vengono inseriti nel canale di adozione nazionale dei loro paesi per poi essere immessi, dopo aver tentato il possibile, nel canale di adozione internazionale che è quello a cui noi accediamo; motivo che porta le coppie, a seconda delle proprie disponibilità, ad accogliere minori di qualsiasi fascia di età.

– Il numero degli adottati può essere variare; si possono adottare dei fratelli?

Sì, ogni coppia può dare una disponibilità che viene valutata in Italia, in primis dal Tribunale dei minori di appartenenza di residenza; chi intende quindi adottare uno o più minori stranieri residenti all’estero, deve presentare una dichiarazione di disponibilità al tribunale per i minorenni e chiedere che lo stesso dichiari la loro idoneità all’adozione. Ottenuta l’idoneità dal tribunale per i minori, la coppia avrà un anno di tempo per conferire mandato a uno degli Enti Autorizzati dalla CAI – Commissione Adozioni Internazionali, come Ai.Bi., al fine di espletare l’iter adottivo.

– Dove vi possono trovare, diamo dei riferimenti concreti

Ci possono trovare tramite il sito nazionale www.aibi.it e tramite la sede regionale della Puglia, che è sita a Barletta in viale del Santuario 13. L’indirizzo mail è barletta@aibi.it, numero di telefono 0883-571890 il lunedì mercoledì e venerdì ore 9.00-13.00 e il martedì e il giovedì ore 14.00 – 18.00 per qualsiasi informazione. Presso la sede regionale Ai.Bi. – Puglia di Barletta organizziamo una volta al mese l’incontro informativo “Primi passi” che risponde all’esigenza di dare alle coppie che intendono avvicinarsi per la prima volta al mondo dell’adozione le nozioni base sulle normativa di riferimento e le procedure da espletare nonché sul significato stesso dell’adozione (prossima data il 19 dicembre), l’incontro informativo “Adozione internazionale” per le coppie che desiderano approfondire la conoscenza dell’adozione internazionale, dell’associazione e delle procedure di adozione (prossima data il 12 Dicembre).

Infine organizziamo per tutte le coppie già entrate in contatto con il mondo dell’adozione, che hanno depositato domanda per ottenere l’idoneità o comunque già in possesso del decreto di idoneità, il corso “L’incontro con mio figlio” che risponde all’esigenza di preparare nel migliore dei modi i futuri genitori adottivi all’incontro con i loro figli. Durante due giornate piene ed intense, psicologi professionisti ascolteranno le storie, il sogno di un bambino e guideranno le coppie verso l’incontro con la realtà dell’adozione</strong>; prossima data il weekend del 14 e 15 dicembre.

sabato 30 Novembre 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Danilo Peluffo
Danilo Peluffo
4 anni fa

Dottore. Sa scusi lei quanti figli ha adottato

Rossana
Rossana
4 anni fa

Mia figlia è mio genero è un anno che è stata depositata domanda adozione Bolivia e ancora non sanno niente….. Se glielo danno questo bambino/a

Marta tomasi
Marta tomasi
4 anni fa

I singles ovviamente non possono adottare, vero?