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Tennistavolo, mesto Natale per l’Acsi Onmic Barletta

Cosimo Sguera
Punita severamente da due disfatte nei due incontri che hanno visto impegnate le due compagini barlettane
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Sabato 15 e domenica 16 dicembre scorsi e’ calato il sipario sul
girone di andata dell’attivita’ agonistica a squadre FITET, sia in
ambito nazionale che regionale.
Sara’ un Natale particolarmente mesto quello che si appresta a vivere la
Polisportiva ACSI ONMIC Barletta, punita severamente da due disfatte
nei due incontri che hanno visto impegnate le due compagini
barlettane, partecipanti a Campionati a Squadre di differente livello.
Nella Serie Nazionale C1 (girone A), la Polisportiva ACSI Ottica Lamusta
Barletta non e’ riuscita a fermare, tra le mura amiche, l’A.S .D.
Stella del Sud Napoli (seconda forza di questo affascinante Campionato),
capitolando onorevolmente per 3 a 5. Un punto e’ stato messo a segno
dal giovane emergente Mario Sardella, uno e’ stato realizzato dal
valente Dominique Straniero ed uno e’ stato firmato dal pongista Italo –
francese Maurice Rotondo.A seguito del “previsto scivolone” contro la
Stella del Sud Napoli, il sodalizio barlettano e’ sceso sul quarto
gradino della classifica, quarto gradino che condivide con Ariano Irpino
(Av) e con Matera.
Non si poteva tentare “l’impresa” contro la compagine partenopea?
Pure riconoscendo l’elevata caratura tecnica del team campano (che, tra
le sue fila, annovera il Seconda Categoria ed ex giocatore di Serie A2
Gianluca Mastroberti), alla compagine ACSI Ottica Lamusta e’ stata
imputata la colpa di avere riposto scarsa fiducia nei propri mezzi.
Nello specifico, se ai giovani Straniero e Sardella nulla si puo’ e
nulla si deve rimproverare sotto il profilo sia tecnico che tattico, il
rendimento agonistico di Maurice Rotondo e’ stato decisamente inferiore
alla aspettative. Cosa e’ mancato al “navigato” pongista di origine
transalpina? Maurice Rotondo, atleta di elevatissima caratura tecnica e
con un prestigiosissimo passato (ex giocatore di Serie A in Francia ed
ex pongista di Serie A2 in Italia), non riesce ad esprimere, tranne che
in occasioni sempre meno frequenti (l’ultima, in ordine cronologico, nel
match vinto per 5 a 4 contro l’Ariano Irpino), il suo straordinario
potenziale. Spesso,troppo spesso, appare demotivato, poco determinato,
mentalmente occupato dalla continua comparazione con la condicio del
tennistavolo transalpino. La Federazione Francese di Tennistavolo conta
oltre 250.000 tesserati, e’ un autentico gigante dello sport che puo’
fare leva concretamente sul sostegno e sulla considerazione delle
istituzioni. La situazione del pongismo italiano e’ diametralmente
opposta: poco piu’ di 14.000 tesserati, 580 societa’ sportive
distribuite sull’intero territorio nazionale, scarsa attenzione da parte
dei media, scarsa sensibilita’ se non addirittura totale indifferenza
da parte dell’intera classe politica ( la tragica situazione di Barletta
e’ stata recentemente segnalata ai vertici della FITET).
Il confronto tra le due realta’,quella francese e quella italiana, e’
impari, e’ improponibile, e’ per certi versi surreale. Questa differenza
abissale non puo’, dunque, non incidere sulla sensibilita’ di un
atleta, Maurice Rotondo, cresciuto sportivamente in un contesto
paradisiaco e catapultato,ventisei anni or sono, in una sorta di
“prigione sportiva ” che sminuisce le sue competenze, castra
qualsivoglia suo progetto finalizzato alla crescita qualitativa e
quantitativa del tennistavolo italiano. In sintesi: un giocatore ed un
allenatore con un curriculum cosi’ prestigioso non puo’ essere
“ignorato” altrimenti corre il rischio di “ossidarsi” e addirittura di
fare registrare una preoccupante flessione agonistica (determinata non
dall’ineluttabile scorrere del tempo ma da un’inadeguata valorizzazione
dell’uomo in ambito sportivo).
Nel Campionato Regionale di Serie C2 (girone A), l’ACSI Lamusta “A” si
e’ dovuta arrendere all’A.S.D. Sport Centre Rutigliano (Ba), seconda
classificata, per 2 a 4. Un punto e’ stato messo a segno da Giuseppe
Damato (tra i migliori cinque pongisti di questa Serie) ed uno dal
veterano Enzo Sansonne.Nonostante l’esito infausto del confronto, e’
apparso in evidente ripresa Giacomo Dicataldo, autore di una partita
esemplare contro Giovanni Liso (Terza Categoria Nazionale ed ex
pongista di Serie B2).
Grave ingenuita’ del gia’ menzionato Sansonne che, al momento della
compilazione del referto,ha addiruttura dimenticato di indicare i
nominativi delle due riserve ( Giacomo Capuano e Presidente).
Al di la’ del “simpaticissimo” episodio, questo organico deve
assolutamente e tempestivamente allontanarsi dai “piani bassi” della
classifica, ritrovare l’autostima parzialmente smarrita ed esprimere il
suo effettivo valore per centrare un traguardo , quello della salvezza,
tutt’altro che irraggiungibile.

venerdì 21 Dicembre 2018

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