“Bene ha fatto il consigliere Mennea ad accogliere, in maniera praticamente integrale, le istanze di Italia in Comune su decreto immigrazione e sicurezza”: così la referente cittadina Grazia Desario, ex consigliera a Barletta, ha commentato l’iniziativa di Ruggiero Mennea, in quota PD, che si è, di fatto, reso portavoce del provvedimento che Italia in Comune sta portando in tutti i Consigli Comunali della regione, per mezzo dei suoi amministratori.
I sessanta amministratori di Italia in Comune Puglia stanno, infatti, continuando a proporre, quasi sempre con esito favorevole, nei rispettivi comuni la mozione con la quale si chiede al Governo di rivedere il cosiddetto ‘decreto Salvini’, divenuto intanto legge, su immigrazione e sicurezza. Bitonto, Maruggio, Casamassima sono solo alcuni dei comuni dove la mozione targata ItC è stata già approvata dal Consiglio.
“Si tratta di una mozione ‘standard’ che, come Italia in Comune, abbiamo già portato in diversi comuni della regione e a mezzo della quale si chiede sostanzialmente al Governo di rivedere la decisione di smantellare il sistema Sprar– ha illustrato la Desario- il motivo, presto detto: gli ex beneficiari del sistema Sprar che si vuole smantellare non scompariranno ma diventeranno solo invisibili e “incontrollabili” con tutte le conseguenze devastanti che si possono immaginare. In pratica il disagio sociale, l’abbandono e la precarietà di questi soggetti, in tale maniera verrà solo accentuata. A tutto ciò si aggiunga che si perderanno centinaia di posti di lavoro di tante persone qualificate che, in questi anni, si sono occupate di sostegno psicologico, alfabetizzazione, integrazione socio-lavorativa. Per noi è importante che la mozione venga approvata anche in ragione delle ricadute negative in ambito sociale, economico e della sicurezza che avrebbe la applicazione del provvedimento. Per questo motivo, apprendendo che l’amico Mennea la pensa esattamente come noi, non possiamo che essere felici del fatto che c’è qualcuno che condivide le nostre visioni, pur militando in partiti diversi dal nostro. D’altronde, per noi questa è una battaglia di buon senso”.