Sarà via Andria ad ospitare, su un sito di proprietà comunale di circa 24 mila metri quadri, l’impianto di selezione meccanica e recupero frazioni secche provenienti dalla raccolta differenziata. La decisione è stata presa nella seduta del Consiglio comunale, riunitosi ieri pomeriggio. Si tratta di un’opera in cui verranno conferiti rifiuti già differenziati, il cui recupero potrà essere propedeutico alla vendita degli stessi. Un affare, a detta del Sindaco Cannito, che potrebbe giovare alla città, contribuendo ad un abbassamento della TARI.
Il costo dell’impianto si aggira intorno ai 9,5 milioni di euro, di cui ben 7,5 finanziati dalla Regione Puglia. Da qui, l’urgenza di individuare il sito su cui allocare l’impianto, così da procedere il prima possibile alla progettazione, evitando di perdere il succulento finanziamento regionale. Due i terreni idonei che sono stati individuati: uno di proprietà comunale, posto in via Andria ed uno di proprietà privata, sito in via Callano, accanto alla sede della società Bar.S.A. Su questo si è espresso il Consiglio Comunale, sposando la posizione, già espressa dalla Giunta, per cui sarebbe preferibile avviare i lavori senza procedere ad espropri, imprescindibili nel caso di scelta del terreno in via Callano, minimi, invece, nel caso del sito posto in via Andria.
I restanti 2 milioni di euro, necessari al completamento dell’impianto, tuttavia, saranno a carico della società Bar.S.A. Un importo, si badi bene, non ancora inserito nel bilancio Bar.S.A. che sarà considerato solo previa valutazione di fattibilità tecnica del progetto da parte della stessa società municipalizzata. Ecco, adesso manca il progetto, l’aspetto di maggior rilievo della questione, per il quale dovrà essere indetto un bando, aperta una gara, prevedendo eventuali ricorsi. Insomma, presumibilmente l’ennesimo progetto all’italiana, dai tempi non proprio celeri.