Cultura

“Canne della Battaglia uguale circo equestre?!” E’ polemica per il manifesto Fiof

La Redazione
Adirato Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e Archeoclub d'Italia Onlus Sede di Canne della Battaglia Barletta: "Vergogna!"
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“Esprimiamo tutta la nostra personale protesta verso chi ha consentito di arrivare fino a questo punto: trasformare Canne della Battaglia in un circo equestre! Mi rivolgo esplicitamente alla Direttrice dell’Antiquarium dott.ssa Miranda Carrieri ed a chi per essa del Polo Museale: il manifesto, che può essere visibile sulla pagina facebook del Parco archeologico, denota un utilizzo ai limiti delle regole per lo scatto fotografico (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) nonché la massima IGNORANZA nell’uso totalmente disinvolto, irriverente e mistificatorio di ogni nota riconducibile alla Storia”. Durissima nota del giornalista Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dell’Archeoclub d’Italia Onlus Sede di Canne della Battaglia Barletta contro l’immagine ritratta per il manifesto pubblicitario della mostra “EROS & THANATOS. 10 grandi fotografi a Canne della Battaglia”, curata da Ruggiero Di Benedetto, presidente nazionale del Fiof.

A Canne della Battaglia mai vi sono stati elefanti durante le storiche imprese di Annibale, come sanno tutti, perfino gli alunni delle elementari (a cui questi messaggi come il manifesto possono risultare altamente diseducativi e devianti, poiché sprovvisti della minima sensibilità culturale) e come riportato nei testi classici ad uso dei funzionari delle Sovrintendenze e quant’altro.

E perfino gli animalisti dovrebbero sollevarsi contro un uso totalmente spregiudicato dell’immagine in questione, dove l’elefante viene ridotto a livello di decoro illustrativo ed in spregio alla monumentalità del luogo. A nessuno mai può essere consentito né noi possiamo nemmeno tollerare che si permetta un affronto simile ad un luogo che, nelle intenzioni di una certa politica sta diventando merce di scambio per azioni di mera, opportunistica propaganda fine a se stessa.

Vergogna! Siamo pronti a segnalare tale attività direttamente al Ministero dei Beni e delle Attività culturali, anche per il tramite degli esponenti parlamentari del Territorio”.

mercoledì 5 Dicembre 2018

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antonio
antonio
5 anni fa

L’arte, da sempre, ha dovuto fare i conti con una parte del sistema sociale retrograde e conservatore che tenta di imporre le proprie regole. Ma tutti sappiamo che non esiste arte se non c’è piena libertà di espressione da parte dell’artista.
ARTE LIBERA SEMPRE!