Nella tarda mattinata di sabato 20 ottobre personale dipendente della Polizia di Stato ha tratto in arresto la cittadina straniera comunitaria C.D. di 35 anni, senza fissa dimora sul territorio nazionale e domiciliata presso il campo nomadi di Foggia in quanto presunta responsabile, in concorso con altri due soggetti in corso di identificazione, di rapina aggravata ai danni di un viaggiatore.
Verso le ore 12:45 si presentava presso gli uffici di P.S. la vittima dell’aggressione in evidente stato di agitazione e riferiva di essere stato vittima di una rapina ad opera di tre persone di probabile etnia Rom (due uomini e duna donna) una di queste armate di un grosso coltello a scatto. Il personale in servizio, ricevute le descrizioni fisico-somatiche dei responsabili, si poneva immediatamente alle ricerche dei malviventi nelle aree di pertinenza dello scalo ferroviario di Barletta. Al fine di rendere l’accertamento più incisivo, la vittima accompagnava gli agenti nel giro di perlustrazione, ma ancor prima di raggiungere il luogo in cui erano avvenuti i fatti, un agente individuava una donna, perfettamente corrispondente alle descrizioni fornite dalla vittima, che si trovava in quel momento ferma sul marciapiede del 2° binario ad attendere l’arrivo del treno regionale per Foggia. Anche la stessa vittima, che si trovava a pochi metri di distanza, indicava con la mano la donna che poco prima lo aveva rapinato insieme ai suoi complici, ferma sul marciapiede fra i numerosi viaggiatori e riferiva testualmente “è lei, è lei, prendetela”. A quel punto, per evitare che la donna potesse scappare alla vista degli agenti, poter creare panico fra i viaggiatori e quindi creare rischi per la sicurezza degli stessi, si riusciva a sorprenderla alle spalle e bloccarla immediatamente. La donna veniva accompagnata presso gli Uffici di Polizia al fine di perfezionare il controllo e verificare la sua posizione in merito a quanto accaduto poco prima.
Si apprendeva che la vittima sin da quando era giunto in stazione a Barletta aveva notato la donna che, con fare molto sospetto, lo aveva seguito ovunque andasse, poi, allorquando stava per impegnare la rampa della scalinata per raggiungere il marciapiede del 4° binario, veniva accerchiato da due uomini ed una donna, la stessa che lo aveva seguito per tutto il tempo, mettendolo spalle al muro dietro la minaccia di un grosso coltello a scatto pericolosamente puntato allo stomaco. Era la stessa donna che frugava nelle tasche della vittima mentre i due energumeni lo tenevano bloccato al muro e che, addirittura, tentava di sfilargli alcuni preziosi di dosso. Soltanto la viva resistenza della vittima faceva desistere i malviventi ai quali, per paura, consegnava tutto il denaro che aveva a disposizione, 60 euro.
Ottenuto quello che volevano, si dileguavano in direzioni diverse proprio per far perdere le loro tracce. La donna fermata, a seguito di rilievi fotosegnaletici da parte della Polizia Scientifica risultava avere numerosi precedenti di Polizia specifici a suo carico, in quanto in passato si era già resa responsabile di altre rapine e furti con destrezza ai danni di altre persone.
Vi è di più: grazie ai rilievi dattiloscopici, emergeva che la donna aveva anche un rintraccio per notifica riguardante un provvedimento emesso dal Tribunale di Foggia mai notificato e che, nell’occasione, veniva eseguito.
Al termine delle formalità di rito, stante il riconoscimento certo da parte della vittima e le inconfutabili fonti di prova raccolte a carico della donna, la stessa veniva tratta in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso e condotta presso la casa circondariale di Trani, sezione femminile, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Attivissime le indagini in corso finalizzate all’individuazione degli altri componenti del gruppo criminale.