Cultura

“Quello che non ho”, Neri Marcorè canta De Andrè: grande successo al Teatro Curci

Giacomo Caporusso
Sul palco l'attore e tre musicisti eccezionali che accompagnano Neri Marcorè sulle note delle canzoni di Fabrizio De Andrè
scrivi un commento 312

Neri Marcorè saluta il pubblico di Barletta tra applausi a scena aperta e centinaia di mani che battono al ritmo della canzone di Fabrizio De Andrè che dà il titolo allo spettacolo.
“Mi dispiace che per colpa mia vi siete persi la puntata finale di Sanremo ” dice l’ artista marchigiano prima di lasciare il palco con gli spettatori ancora estasiati dopo un’ora e trenta minuti, tutti d’un fiato.La scenografia curata da Guido Florato è essenziale,un muro che dava l’idea di una cava rocciosa sul fondo del palco con davanti un pilastro cavo nella parte centrale con dei led viola e verdi che scendevano dall’alto a seconda delle situazioni narrate; ma la vera anima del palco erano le chitarre classiche, tante, quelle elettriche ed il basso tutti in bella mostra come un plotone d’esecuzione sul fondo palco e parecchie sedie tra le quali gli artisti si muovevano.

Sul palco tre musicisti eccezionali che suonavano cantavano talvolta anche a cappella accompagnando Neri Marcore’ sulle note delle canzoni di Fabrizio De Andrè.Il monologo racconta la storia dell’Italia, partendo dalla stesura degli “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini. “Il passato non ritorna il futuro non è quello che ci si aspettava mentre il presente si spegne lentamente”.Su queste basi si sviluppa lo spettacolo musicale in cui Neri Marcorè è il perno principale. I temi trattati sono davvero molteplici, alcuni spinosi, come lo sfruttamento e la prostituzione minorile, controversi quali l’ immigrazione e pregiudizi contro il popolo rom. Ed ancora disastri ecologici, corruzione e concussione con la mafia, sullo smaltimento di rifiuti pericolosi, di una parte della politica, il cui tentativo di autoriformarsi sarebbe “come chiedere ad un tacchino di organizzare il proprio pranzo di Natale”. Argomenti che si alternano a momenti di riflessione e di satira . Momenti di grande intensità che conferiscono un bel ritmo allo spettacolo, emozionano, divertono e catturano lo spettatore. Per certi tratti sopratutto nel finale sembra di rivivere le gag veloci e sarcastiche di Daniele Luttazzi nei panni dell’ irriverente conduttore di barracuda spettacolo televivo di fine anni 90.

Marcorè è bravo a raccontare un’Italia ed un universo pieno di pregiudizi e problemi, legati ad un consumismo spietato e distruttivo, dove lo sviluppo non porta progresso, come diceva Pasolini. Un sistema in grado di produrre solo inquinamento, come nel caso degli imballaggi di plastica utilizzati una sola volta e difficilmente riciclabili. A questo se aggiungiamo un potere strisciante che ha addormentato la coscienza critica, la storiella raccontata sul palco da Marcorè sull’uomo del 2000 ad una famiglia di topolini sopravissuti alla stirpe umana, diventa una triste realtà. Un mix di musica e parole che non può lasciare indifferente il pubblico, disarmato da una serie di brucianti interrogativi sul presente instabile e sul futuro incerto di questa nostra epoca. “Quello che non ho” alla fine risulta uno spettacolo di musica e parole, realizzato con una leggera ironia e di verità, come l’isola di plastica dell’America centrale grande quasi come due volte l’Italia, poco conosciute ma terribilmente esistenti. Ed è in questa narrazione di disastri creati dagli uomini che si inseriscono il canto e la bellezza delle parole di De André in una dolce melodia vocale e alla bravura di Giua, Pietro Guarracino, Vieri Sturlini – voci e chitarre.
La disamina di Marcorè fa sparire la bellezza del mondo smentendo il profeta Pasolini e chiude il suo spettacolo affermando “che le lucciole sono tornate e che, spegnendo qualche faro di auto e qualche lampione, possiamo ancora vederle, di notte, nella campagna, brillare ai margini dell’oscurità”.Un quadro che lascia ancora uno spiraglio di ottimismo alla specie umana.

lunedì 12 Febbraio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti