La commemorazione

Settant’anni fa il crollo di via Magenta: il ricordo della comunità parrocchiale di Sant’Agostino

La commemorazione
Vinella ha inoltre portato il commosso saluto da parte di Angela Di Leo - ormai settantacinquenne e impedita a partecipare per una forma influenzale - l'unica miracolosamente scampata al crollo
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Giovedì 8 dicembre, nel 70° anniversario del crollo di via Magenta avvenuto in quel giorno del 1952, la comunità parrocchiale di Sant’Agostino ha voluto ricordare le diciassette vittime durante la celebrazione della Santa Messa seguita al momento di preghiera svoltosi sul luogo della tragedia guidato dal parroco Don Roberto Vaccariello con la benedizione alla lapide installata nel 2017. Assente l’amministrazione comunale benché ufficialmente invitata dagli organizzatori ai quali il Prefetto S.E. dott.ssa Rossana Riflesso nel suo messaggio ha inteso sottolineare «l’importanza di tener vivo il ricordo di momenti così tristi della storia di questo territorio».

A conclusione della funzione religiosa, il giornalista Nino Vinella, portavoce del “Gruppo di lavoro, ricerca e studio sulla malaedilizia dei crolli a Barletta”, ha dato lettura delle diciassette vittime: Famiglia Barbaro Concetta Cavaliere (anni 87) Donata Losciale (anni 44) Antonietta Barbaro (anni 7) Giuseppe Barbaro (anni 3). Famiglia Curci: Francesco Curci (anni 55) Anna Daloiso (anni 47) Nicoletta Curci (anni 8). Famiglia Lacerenza: Angela Cafagna (anni 25) Raffaella Lacerenza (mesi 6). Famiglia Di Leo: Carmine Di Leo (anni 37) Antonia Santo (anni 32) Francesca Di Leo (anni 8) Maria Di Leo (anni 7) Ruggiero Di Leo (anni 3) Sterpeta Di Leo (mesi 10) Famiglia Rizzi: Savino Rizzi (anni 76) Famiglia Filannino: Maria Antonia Marzocca (anni 57).

Così, oltre al compianto reverendo Don Michele Morelli giovane sacerdote accorso fra i primi soccorritori, con i nomi incisi nella lapide apposta sulla parete del fabbricato ricostruito nello stesso luogo, viene ricordato il primo tragico crollo di quella drammatica (e sanguinosa) stagione chiamata “malaedilizia” che ha catapultato Barletta in cima alla lista italiana dei crolli. Vennero nell’ordine in questa scia di sangue  i 58 morti di via Canosa 16 settembre 1959 e le cinque giovane vittime di via Roma 3 ottobre 2011. Senza poi contare il crollo, senza vittime, del 14 marzo 1956 in via Taddei, quando scamparono poco prima del disastro addirittura 36 persone.

Vinella ha inoltre portato il commosso saluto da parte di Angela Di Leo – ormai settantacinquenne e impedita a partecipare per una forma influenzale – l’unica miracolosamente scampata al crollo (fu salvata dalla culla che si capovolse riparandola dalle macerie) ed alla totale distruzione della sua famiglia. Angela Di Leo aveva cinque anni e, nel totale annientamento del proprio nucleo familiare (papà, mamma, tre sorelle ed un fratello) quando sembravano aprirsi per lei le porte dell’orfanotrofio, fu adottata da una famiglia di Trinitapoli: iniziando un’altra storia della propria vita e dimostrando come lo spirito della solidarietà umana possa prevalere anche sui disastri della malaedilizia.

giovedì 8 Dicembre 2022

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