Storia

Caposaldo Cittiglio, successo per l’iniziativa di Legambiente e Barletta Sportiva

Caposaldo Cittiglio
Una nota del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia ODV a firma del presidente Nino Vinella
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Caposaldo Cittiglio a Barletta: luogo della memoria storica e tappa della riscoperta naturalistica alla foce dell’Ofanto per il successo dell’iniziativa promossa giovedì 8 dicembre da Legambiente e ASD Barletta Sportiva. Una nota del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia ODV a firma del presidente Nino Vinella.

«A lavori finalmente ultimati del controargine alla foce dell’Ofanto, lo scenario e la praticabilità di servizio anche per il turismo slow assumono finalmente quei contorni che il nostro Comitato ha da oltre un decennio invocato per la sua definitiva valorizzazione. In questi luoghi maltrattati e violati, contro degrado e prostituzione, contro mercato del sesso a pagamento e abbandono, contro promesse solo di facciata e mai facilmente mantenute, sostenuti solo da occasionali alleati come la Barsa (che ringraziamo) abbiamo tallonato da sempre le Istituzioni comunali e provinciali rimarcando come Caposaldo Cittiglio, oltre alla sua particolare valenza paesaggistica, mantenga tuttora un valore aggiunto storico che le prossime celebrazioni per l’ottantesimo anniversario del Settembre 1943-2023 arricchiranno d’interesse. Come la mappa di com’era Caposaldo Cittiglio per i militari del Regio Esercito italiano: uno straordinario documento proveniente da quel tempo, in quei giorni terribili successivi all’armistizio, proprio a settembre di undici anni fa, nel 2011, siamo riusciti a concludere una storia incredibile iniziata su internet e che ha trovato un primo momento di conoscenza».

Prosegue Vinella: «Giovanni Ghersi, classe 1921, da Sanremo, aveva il grado di sottotenente quando la mattina del 12 settembre 1943, nel Caposaldo Cittiglio sull’Ofanto, i militari italiani (una compagna di 120 unità più due pezzi di artiglieria) furono attaccate dalle truppe tedesche all’indomani della firma dell’armistizio. Un racconto puntuale, coi nomi dei commilitoni ancora ben freschi nella memoria, del suo attendente, del cameratismo coi tedeschi prima amici e poi di colpo nemici da uccidere, l’uccisione di un ufficiale tedesco, l’attacco coperto dal ricognitore aereo dei tedeschi al Caposaldo, la strage, il ritorno a seppellire i morti, la fuga fortunosa per le campagne fino ad Andria nella casa amica dei Marchesi Tannoia che lo ospitarono fino al ritorno nel ricostituito esercito italiano fino alla natìa San Remo…»

Aggiunge Vinella: «Punto centrale l’originale della mappa militare di Caposaldo Cittiglio con la toponomastica del tempo, l’Ofanto che scorreva sotto il vecchio ponte, le torrette, il campo con le tende. Mappa a colori (con scala 1:8000) che il Ghersi ha religiosamente conservato per tutti questi anni unitamente alle foto che lo ritraggono giovane ufficiale coi commilitoni italiani e tedeschi sulla vicina spiaggia di Fiumara, gli attestati della carriera militare ed altri ricordi… Tutto stampato nella memoria e tutto raccontato per filo e per segno, dopo la navigazione su internet a seguito delle continue segnalazioni del nostro Comitato sullo stato di degrado di Caposaldo Cittiglio (o di quel che ne rimane), sul quale lo stesso tenente Ghersi, dopo una rapida visita in serata, ha espresso forti e sentire parole di rammarico, auspicando, anche col suo diretto intervento quale testimone oculare, che a quel luogo della Storia dove in tanti si sono sacrificati per la Patria venga restituita piena dignità liberandolo dall’assedio delle prostitute e valorizzandolo al meglio. Com’è avvenuto. Ma solo undici anni dopo…»

venerdì 9 Dicembre 2022

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