Attualità

La tutela del diritto d’autore vale anche per il teatro dialettale?

La Redazione
Attori spontanei barlettani
La posizione degli "attori spontanei barlettani"
scrivi un commento 210

“Il copione e la relativa sceneggiatura appartengono alla più recente storia del teatro popolare dialettale dove il vernacolo barlettano regge il confronto con i fatti quotidiani della vita di ogni giorno, rimescolando tutti questi ingredienti nell’adattamento ai tempi nostri di quel copione in tre atti portato sul palcoscenico del cinema Dilillo nella primavera del 1976 con identico, straripante successo dall’indimenticabile autore e protagonista principale Giggino Cafagna. Quarantasei anni dopo, si deve alla passione di suo figlio Michele l’aver saldato questo debito di riconoscenza con chi, in un certo modo, ha “inventato” il teatro dialettale barlettano nella seconda metà degli Anni Settanta mettendo a frutto la tradizione ed un certo gusto dell’ironia condito da generose doti di satira paesana”.

In riferimento a quanto esposto nel comunicato stampa del 28 aprile 2022 da parte dell’Associazione Ricreativa Culturale “Attori Spontanei Barlettani” dopo la rappresentazione della commedia in vernacolo “A’ navicule sta’ vacande” che qui si allega, preme, in via del tutto pacifica e meramente esplicativa, porre l’accento su alcune brevi ma importanti contingenze.

Alla luce del virgolettato appena riportato e di alcuni incresciosi, nonché spiacevoli, episodi verificatisi recentemente, occorre sottolineare con ancor più vigore ed energia che l’impegno e la dedizione del Sig. Michele Cafagna, chiamato a raccogliere una pesante eredità, non sono circoscritti alla mera prosecuzione del lavoro attoriale del padre, ma sono posti a salvaguardia di un patrimonio artistico-culturale di inestimabile valore, non solo per i cittadini di Barletta, ma più in generale per tutti gli amanti delle arti e delle culture. Soprattutto perché la pubblicazione dei medesimi copioni, come anticipato al termine della serata in presenza del Commissario Straordinario al Comune di Barletta, dott. Francesco Alecci, avverrà quale prova dell’impegno a favore della Cultura popolare barlettana col patrocinio dell’Ente Civico e destinando il ricavato ad iniziative di solidarietà sociale col sostegno di finanziatori e di sponsor tecnici.

Il nostro apparato normativo, trasposizione cartacea del sentire comune, è posto, difatti, anche a presidio di questa preziosissima risorsa, e la LEGGE del 22 APRILE 1941 N. 633 (PROTEZIONE DEL DIRITTO D'AUTORE E DI ALTRI DIRITTI CONNESSI AL SUO ESERCIZIO) ne è un significativo esempio.

Pertanto, in considerazione di quanto poc’anzi enucleato, lo stesso Michele Cafagna e chiunque possa essere ritenuto portatore del medesimo interesse, si impegna a tutelare strenuamente, nelle opportune sedi civili e penali, a mezzo di procuratore, individuato sin d’ora nella persona dell’Avv. Raffaele Losappio, copioni, sceneggiature e quanto altro tutelabile dall’ordinamento.

Il plagio, la distorsione e la diffusione di questi pezzi di storia, sono un vero e proprio vilipendio, non solo alla memoria ed al passato del proprio ideatore, Giggino Cafagna, ed al presente di chi, dopo di lui, ha cercato, cerca, e cercherà sempre con passione di sottrarla alle ingiurie del tempo, ma anche, ed anzi soprattutto all’arte astrattamente intesa, patrimonio di Barletta e dei Barlettani tutti.

mercoledì 18 Maggio 2022

(modifica il 12 Luglio 2022, 13:04)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti