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Savino Roggio, 100 anni con sorpresa: dopo 80 gli riconsegnano una lettera scritta al padre

Sonia Tondolo
Savino Roggio
La missiva è stata ritrovata dal professor Vitoronzo Pastore di Casamassima
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Barletta festeggia un altro centenario: a spegnere le 100 candeline, questa volta, è Savino Roggio, ex prigioniero durante la II guerra Mondiale ed ex dirigente della squadra  "A.S. Barletta Calcio” nel biennio 1981/1982.

La storia dell'anziano signore parte da via s. Antonio Abate nel lontano 2 maggio del 1922, quando la signora Leone dà alla luce il terzo dei suoi sei figli. L'infanzia e la gioventù del signor Savino scorrono spensierate, fino allo scoppio della guerra nel 1939: 3 anni dopo l'ormai ventenne viene arruolato nel 33° Reggimento Fanteria nel 2° Reggimento Carristi di Parma, dove il barlettano guida i carro armati. Dopo un anno, in seguito alla firma dell'armistizio, gli ormai ex alleati nazisti lo catturano e lo conducono in un campo di prigionia in Germania, dove viene impiegato come lavoratore in una fabbrica di munizioni.

È in questo campo di prigionia che Savino trascorre quasi due anni, fin quando, il 31 gennaio del 1945, il luogo venne liberato. Le peripezie del giovane barlettano non sono ancora finite: prima di tornare in Italia, nel 1946, è trattenuto dagli alleati. 

Non appena fatto ritorno al paese di orgine, il giovane Savino torna a lavorare come calzolaio nella sua Barletta. Un mestiere, questo, che il padre gli ha insegnato a partire dai suoi 8 anni. Il suo impegno e la sua determinazione gli permettono di trasformare la bottega di scarpe su misura di via Venezia nel calzaturificio "Samigir" nella zona industriale di Barletta. Dalle sue nozze con Grazia Dicorato nascono 5 figli: Michele, Giuseppe, Sabina, Angela e Concetta. Dopo gli orrori vissuti in guerra, Savino Roggio conduce una vita serena, continuando con la sua attività fino al pensionamento.

In occasione del suo compleanno, Savino è stato festeggiato dalla sua numerosa famiglia e dal presidente ANMIG/ANCR sezione Barletta Ruggiero Graziano, che gli ha riservato due sorprese.

«Attraverso degli amici collezionisti – ha spiegato Graziano – ho conosciuto il professor Vitoronzo Pastore di Casamassima. Lui ha scritto diversi libri sugli IMI (Internati Militari Italiani). Tra le lettere dei prigionieri il professore ha trovato anche una missiva che Savino aveva al proprio padre nel novembre del '42 e contenente alcune indicazioni utili su come consegnare eventuali pacchi contenenti alimenti o vestiari. In attesa di un incontro ufficiale con Vitoronzo Pastore, che gli restituirà la missiva originale, per il suo compleanno gliene abbiamo regalata una copia».

La lettera, come anticipato, non è il solo regalo. In collaborazione con l'Archivio di Stato di Barletta, che ha ricostruito l'incredibile storia del centenario, a Savino Roggio sarà consegnata la Croce al Merito di Guerra a lui conferita nel 1960 ma mai ricevuta. 

L'entusiasmo e l'emozione dell'anziano signore sono già alle stelle.

 

 

martedì 3 Maggio 2022

(modifica il 12 Luglio 2022, 13:08)

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