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Lavori porto di Barletta meritevoli di finanziamento per il Ministero: soddisfatto il sen. Damiani

La Redazione
Vicenda seguita personalmente dal senatore Damiani, che a fine maggio si era recato presso gli Uffici del MIT per illustrare il progetto definitivo
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Il porto di Barletta inserito nell’elenco delle opere
infrastrutturali meritevoli di finanziamento per i lavori di
allungamento dei moli e dragaggio del fondale
. Lo rende noto con grande
soddisfazione il senatore di Forza Italia Dario Damiani, dopo aver
atteso la conclusione della Conferenza unificata Stato-Regioni svoltasi
oggi pomeriggio in modalità di videoconferenza.

Nell’ambito, dunque,
della programmazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
delle risorse destinate a progetti infrastrutturali prioritari in ambito
portuale, sono stati inclusi anche i lavori nel porto di Barletta
,
vicenda seguita personalmente dal senatore Damiani, che a fine maggio si
era recato presso gli Uffici del MIT per illustrare il progetto
definitivo presentato due settimane prima dall’Autorità portuale, nonché
evidenziare la disponibilità immediata di 5 milioni di euro, ricevendo
rassicurazioni in merito a una rapida conclusione del procedimento.

“Si
tratta di un ulteriore importante passo per il nostro porto, per la
città di Barletta e tutto il territorio. Dopo due anni e mezzo di
legislatura in cui ho perseverato con tenacia affinché l’attenzione
nazionale sul nostro porto non calasse mai, il progetto proposto è stato
giudicato meritevole di finanziamento, che verrà stabilito in un
successivo decreto, a valere sull’apposito fondo del MEF. Per il porto
di Barletta sono stati già stanziati dalla legge di bilancio 5 milioni
di euro grazie a un mio emendamento
. Il nostro scalo, tra i più
importanti dell’Adriatico, merita la valorizzazione e la
riqualificazione che saranno realizzate con gli interventi finanziati”.

Nel dettaglio, l’intervento prevede il prolungamento di entrambi i moli
foranei delimitanti l’imboccatura del porto, finalizzato al
miglioramento della funzionalità del bacino portuale e in particolare
alla riduzione dell’apporto verso l’interno del materiale solido
trasportato dalle correnti costiere. Inoltre, l’approfondimento del
fondale sino alla profondità prevista dal vigente Piano Regolatore
Portuale, pari a m. 9,50. L’obiettivo è rendere efficace e duraturo nei
decenni l’approfondimento dei fondali che consentirebbe di far scalare
nel porto navi sino a 15/18.000 tonnellate.

giovedì 6 Agosto 2020

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Gino Seccia
Gino Seccia
3 anni fa

E falla finita con queste chiacchiere senza conclusioni

francesco corvasce
Francesco Corvasce
3 anni fa

Dopo il dott. Mennea e il sig.Caracciolo si aggiunge alla lista dei “portuali” anche Senatore Damiani .Ah, cosa fanno le elezioni…