Lo ha perseguitato per la bellezza di otto anni nonostante le denunce dell’uomo. Ma ora la donna di Minervino che si è resa protagonista di questo episodio di “stalking” non potrà più avvicinarsi all’oggetto del suo desiderio.
Mercoledì scorso gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta l’hanno bloccata in stazione non appena arrivata per importunare l’uomo come faceva giornalmente oramai da anni, per notificarle il provvedimento.
Provvedimento emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari della Procura di Trani a seguito dell’ennesima denuncia fatta dall’imprenditore barlettano. Ora la donna non potrà più avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’uomo oggetto della sua azione persecutoria.
Un episodio in controtendenza con quanto accade normalmente, visto che di solito sono le donne ad essere oggetto di "attenzioni" pesanti da parte degli uomini.
La storia è nata circa otto anni fa quando i due si conobbero per motivi di lavoro. Lei si invaghì di lui senza per altro essere corrisposta. E da allora ha cominciato a seguirlo, a telefonargli, ad appostarsi difronte all’impresa della sua vittima, a minacciare i figli dell’uomo. Ed una volta è arrivata a colpirlo anche con un ombrello procurandogli lesioni per fortuna non gravi.
L’uomo ha cercato di difendersi denunciandola con l’unico risultato di veder cessare questa azione di “stalking” giusto per poche settimane. Dopo di che la donna di riprendeva regolarmente la sua azione.
Così l’uomo ha deciso di affidare ad un agenzia di investigazione privata il compito di documentare il comportamento della sua persecutrice e grazie alla recente legge sul reato di “stalking” è riuscito ad ottener il provvedimento coercitivo emesso dalla Procura di Trani.
La donna d’ora in poi potrà comunque recarsi tranquillamente a Barletta ma non potrà più avvicinarsi ai posti frequentati dall’uomo oggetto delle sue attenzioni, pena l’arresto immediato.