L’ex candidato alla presidenza della Regione Puglia per Alternativa comunista, il barlettano Michele Rizzi, contesta e promette battaglia.
“Come dire, l’avevamo previsto!”, esordisce Rizzi nel suo comunicato, poiché “ il primo atto della giunta Vendola passa attraverso i tagli alla sanità pubblica e l’ulteriore attacco alle fasce più deboli. In campagna elettorale, noi di Alternativa comunista, – prosegue – eravamo stati chiari nell’affermare che Vendola, come il centrodestra, si sarebbe posto nell’ottica di ulteriore privatizzazione della sanità”.
E “infatti, mentre con il primo atto di Giunta, Vendola taglia 1000 posti, 9 consultori e rende a pagamento alcuni importanti medicinali nell’ottica dei tagli alle spese sanitarie nel pubblico, fa decollare a Taranto, – aggiunge – un pezzo del suo piano di privatizzazione della sanità pugliese, con il San Raffaele, ospedale che sarà costruito con soldi pubblici, la cui gestione sarà affidata a Don Verzè, re della sanità privata lombarda, braccio destro di Berlusconi in Lombardia e sinistro di Vendola in Puglia”.
“Come dire, la privatizzazione sanitaria ha colore di centro-sinistra e centro-destra, uniti nello scempio del pubblico. Il sottoscritto e Alternativa comunista – promette Rizzi – contesteranno questo ulteriore piano antipopolare, spiegando ai lavoratori pugliesi , con una campagna su questo tema, che quanto quello detto da noi in campagna elettorale in materia di sanità pubblica sia l’unica soluzione – afferma – per le fasce più deboli contro gli interessi delle grandi lobby economiche e politiche di entrambi gli schieramenti borghesi”.