Politica

Sinistra Ecologia e Libertà: “Sede legale ad Andria, atto impugnabile davanti al Tar”

Redazione
scrivi un commento 541

La sezione barlettana del partito, che fa capo al governatore regionale Nichi Vendola, interviene sulla questione della sede legale della Bat criticando quanto avvenuto, compresa la designazione di Andria.

“Assistiamo davvero inermi e sconcertati – dicono i membri di Sel – al gran finale del film politico-sociale che queste dieci città ingannate vivono da almeno vent’anni; l’ultimo atto prima dei titoli di coda è quello dell’assegnazione della sede legale ad Andria nel pieno dei contrasti di campanile che di politica non hanno praticamente nulla”.

Secondo loro quello della Sesta provincia pugliese è “uno statuto contraddittorio, per questo anche eventualmente impugnabile dinanzi al Tar”, ed “è l’unico atto che ha fatto sentire la nuova provincia esistente”.

Invece, sempre secondo la sezione barlettana di Sinistra Ecologia e Libertà, “per circa 400.000 cittadini della valle dell’Ofanto questo non è stato altro che tempo perso”, per via di “una politica inadeguata, dalle tante promesse (sempre trasversali) e dalle puntuali mancate risposte”.

Dicono quelli di Sel: “A memoria d’uomo dalle votazioni di giugno scorso non si ricorda un solo atto che sia stato emanato con la consapevolezza di avvicinare la gente alle istituzioni: dapprima la questione della sede provinciale dell’agenzia delle entrate, poi la questione della prefettura, poi le inaugurazioni dei sempre più numerosi comitati di lotta(!), tutto senza che questa elité politica vetusta abbia avuto un minimo di visione delle cose”.

Secondo loro “decenni di pseudo classi dirigenti alternatisi al governo nazionale ha partorito una provincia-mostro; tre teste (Barletta-Andria-Trani) incomprensibili socialmente e mai in grado di esprimere una unità di intenti in nome dell’interesse collettivo, nel solo interesse di cittadini che da secoli anelano una identità diversa da quella barese e foggiana. Piccoli particolarismi, atomi, frazioni di rappresentanze e di idee – dicono – che non hanno mai avuto nulla di concreto nel territorio”.

Ricordano quelli del partito di Nichi Vendola che “in questi giorni si sono paventate le ipotesi più disparate: l’uscita dalla provincia Bat della città di Barletta (a suo dire danneggiata dalla stessa casta politica che ha contribuito a eleggere), l’indizione di un referendum popolare per dare finalmente voce a chi in un anno non l’ha mai avuta e chissà cos’altro in seguito si potrà pensare nelle logiche del il maledetto campanilismo”.

E accusano: “La volontà dei cittadini sembra una chimera, le loro esigenze sul territorio non contano, in barba a tutte le dichiarazioni di disponibilità e cortesia elettorale, l’intera classe politicante appare sempre più casta”.

“Il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Barletta a questo punto auspica l’avvento di una risposta popolare forte di discontinuità nel segno dell’alternativa, la parola alla gente – si legge a conclusione del loro intervento – che ancora non si sente schiava del particolarismo politico e territoriale sarebbe l’ideale”.

lunedì 24 Maggio 2010

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
svevo1
svevo1
13 anni fa

Fate politica… non fuochi d’artificio!

andriese_verace
andriese_verace
13 anni fa

leggete la smentita su http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=14358.

A Sinistra regna la confusione e l’anarchia!