“Sono una moglie separata, posso accedere ai documenti fiscali di mio marito al fine di dimostrare in giudizio la sua capacità reddituale?” La risposta della giurisprudenza è positiva.
Come di recente confermato dal Consiglio di Stato “"( N. 00933/2014 REG.RIC.) chiamato a pronunciarsi sulla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione Terza, nr.9036/2013 sussiste il diritto quantomeno alla visione dei documenti fiscali e in particolare “dichiarazioni dei redditi degli anni xxx, contratti di locazione a terzi delle proprietà immobiliari dal xxx alla data odierna, comunicazioni inviate da tutti gli operatori finanziari dell’ Anagrafe tributaria – sezione Archivio dei rapporti finanziari – relative ai rapporti continuativi, alle operazioni di natura finanziaria ed ai rapporti di qualsiasi genere, riconducibili alla Sig.ra Y anche in qualità di delegante o di delegato” …
“Il T.A.R. adito ha accolto il ricorso richiamando la giurisprudenza che riconosce il diritto del coniuge, anche in pendenza del giudizio di separazione o divorzio, di accedere alla documentazione fiscale, reddituale e patrimoniale del coniuge, al fine di difendere il proprio interesse giuridico, attuale e concreto, la cui necessità di tutela è reale ed effettiva e non semplicemente ipotizzata; inoltre, nel caso di specie, il T.A.R. ha ritenuto sussistente uno stretto nesso di pertinenza tra il documento e la tutela dell’interesse, in quanto i documenti fiscali del coniuge risultavano “oggettivamente utili” al perseguimento del fine di tutela.
Avv. Cosimo Damiano Fabio Mastrorosa
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