Politica

Palazzo Tresca, Desario: «L’Amministrazione dorme sonni tranquilli finché qualcuno non la scuote»

La Redazione
"Nell'apprezzare lo sforzo, seppur tardivo, che sta facendo l'Amministrazione nel rivedere la questione, colgo l'occasione di ringraziare tutti quelli che insieme a me hanno contribuito"
scrivi un commento 227

La consigliera comunale Grazia Desario, la prima ad attivarsi per esigere chiarimenti sulla vicenda di Palazzo Tresca in via Imbriani, commenta la decisione del sindaco Cascella di chiedere al dirigente dell’Ufficio Tecnico di tornare sui suoi passi e riesaminare l’iter che ha condotto al rilascio del permesso di costruire.

“Ho letto con attenzione il comunicato del Sindaco Cascella e dell’Assessore Azzurra Pelle sulla richiesta al Dirigente di rivedere la sua posizione, nell’ambito delle sue prerogative, nella vicenda del permesso di costruire concesso per la demolizione del palazzo Tresca e successiva ricostruzione di un condominio con la stessa sagoma e volumetria.

Mi chiedo, quale attenzione mostra il primo cittadino e “il suo” assessore delegato alle questioni urbanistiche della città di Barletta? Se non fosse stato per il clamore che la vicenda del Palazzo Tresca ha innescato nell’opinione pubblica, loro, che dovrebbero essere la parte più sensibile a che non vengano effettuate scelte che produrrebbero danni irreversibili al tessuto urbano della città, dormono, invece, sonni tranquilli, fino a che qualcuno non li scuote dal loro torpore.

Mi chiedo, ancora, non dovrebbe il Dirigente arch. Laricchiuta conoscere tutte le motivazioni utilizzate dal Sindaco e dall’Assessore, in quanto il DPP porta anche la sua firma insieme a quelle dei progettisti, ed inoltre dovrebbe conoscere bene anche il richiamato Regolamento Edilizio e le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (P.P.T.R.)?

A parte queste considerazioni, voglio ricordare che la mia interrogazione del 6 settembre presuppone l’interessamento in prima persona del Sindaco Cascella e dell’Assessore Pelle, nella richiesta alla Soprintendenza di un vincolo sia delle cortine edilizie del primo tratto di via Imbriani e di quelle di via Baccarini, sia di quello specifico del palazzo Calò.

Nell’apprezzare lo sforzo, seppur tardivo, che sta facendo l’Amministrazione nel rivedere la questione, colgo l’occasione di ringraziare tutti quelli che insieme a me hanno contribuito a far sì che non venga effettuato un altro scempio edilizio ai danni della città.

Un’ ultima considerazione, e mi rivolgo a quanti ritengono che il rispetto della legalità in tutte le sue forme e l’amore disinteressato per la propria città venga considerata un’azione da “sceriffo”: si preoccupino, piuttosto, di diventare cittadini attivi e partecipi della vita pubblica”.

lunedì 18 Settembre 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti