Cronaca

Agro soccorso e sicurezza in agricoltura, resoconto dell’incontro

La Redazione
Con la partecipazione del candidato Sindaco Mino Cannito
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Gli agricoltori devono, per legge, conoscere i prodotti che impiegano nei trattamenti delle colture e farne un uso sostenibile. L’Unione
europea e la legge italiana prevedono disposizioni severe e lo fanno a
tutela degli stessi agricoltori – produttori, dei consumatori e
dell’ambiente. Un uso scorretto dei prodotti che si utilizzano in
agricoltura, è spesso causa di incidenti anche gravi, che a volte
portano anche alla morte.

Di questo e di come evitarli si è
parlato in un incontro promosso dalla Cantina sociale di Barletta e
dalla ditta Racanati, dal titolo “Agro soccorso e sicurezza in
agricoltura”.

La normativa vigente, i rischi per l’ambiente e
anche per le colture stesse, legati a un uso scorretto di taluni
prodotti, sono stati illustrati dall’agronomo Piero Preziosa.

Il
presidente della Cantina sociale Giuseppe Cafagna
ha invece spiegato
quanto sia impegnativo, nonché giusto, rispettare le regole ed essere in
grado di offrire prodotti di qualità riconosciuta.

Sulla parte legata ai rischi e agli incidenti è intervenuto il primario del pronto soccorso di Barletta, Mino Cannito. Cannito
ha spiegato come l’incidenza delle intossicazioni abbia un calendario
ben preciso, legato alla stagionalità delle colture e dei prodotti
usati.

“Gli agricoltori hanno imparato a conoscere i prodotti che
maneggiano – ha detto – e a essere più prudenti di una volta, ma casi di
intossicazioni, anche severe, ne vediamo ancora e a volte è difficile
intervenire, soprattutto quando non abbiamo l’etichetta dei prodotti
utilizzati”.

La prima raccomandazione, dunque, è stata proprio
quella, in caso di malore, di portare con sé l’etichetta del prodotto
usato ma, prima ancora, di usare tutti i dispositivi di sicurezza
previsti. “Fondamentale è levarsi di dosso gli abiti e lavarsi con abbondante acqua fresca”, ha aggiunto Cannito.

Un
problema di ordine pratico è farsi soccorrere nelle campagne, perché il
sistema di 118 non riesce a geolocalizzare le zone.
E’ importante
chiamare i carabinieri per farsi localizzare e attivare i soccorsi nella
maniera più celere.

Molti sono stati gli interventi degli
operatori del settore dopo quelli dei relatori. Una richiesta è emersa
con forza e riguarda l’esigenza degli agricoltori di avere in città
almeno due postazioni per lo stoccaggio dei contenitori dei prodotti che
usano”.


lunedì 14 Maggio 2018

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