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Rigenerazione urbana, la sen. Messina (PD) presenta due emendamenti al dl sblocca cantieri

La Redazione
Entrambi gli emendamenti muovono nella direzione della sostenibilità e della rigenerazione dei centri urbani, soprattutto delle periferie
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“In qualità di Componente dell’Ufficio di Presidenza della
Commissione Parlamentare “Ambiente e Territorio”, ho presentato due emendamenti
a mia prima firma, nell’ambito del decreto “Sblocca cantieri”
, all’articolo che
introduce nuove norme in tema di rigenerazione
urbana
, ossia tutte quelle azioni di recupero e riqualificazione del
patrimonio edilizio esistente, riduzione del consumo di suolo e salvaguardia
del paesaggio e dell’ambiente, in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita nelle nostre città nel rispetto
del principio di sostenibilità ambientale e con il coinvolgimento attivo dei
cittadini”. A renderlo noto è la senatrice Assuntela Messina.

“Entrambi gli emendamenti muovono nella direzione della sostenibilità e della rigenerazione dei
centri urbani
, soprattutto delle periferie che oggi, molto spesso, si
presentano degradate e in stato di abbandono.

La mia prima proposta introduce una serie di incentivi e semplificazioni (come, ad
esempio l’attribuzione di crediti edilizi e premialità, modalità di
compensazione e l’esenzione dagli oneri di urbanizzazione) in favore degli operatori del settore edile per stimolare interventi
di demolizione e ricostruzione di edifici di scarsa qualità architettonica
e costruttiva, privi di impianti a
norma, non rispettosi degli standard antisismici e idrogeologici e spesso
costruiti con materiali nocivi per l’ambiente e per l’uomo. Favorire questo
genere di interventi può essere utile sia come disincentivo al consumo di suolo
non urbanizzato, sia per spostare l’attenzione del mercato edile verso la
rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, garantendo alle nuove
costruzioni i migliori standard di efficienza energetica e impianti e strutture
adeguati e a norma, per la sicurezza di chi abita e vive quegli ambienti.

Per di più, lo stesso emendamento prevede altri importanti
incentivi per gli operatori che decidono di intervenire per migliorare la
qualità di vita e dell’ambiente delle nostre città, ad esempio attraverso la
realizzazione di azioni di riqualificazione ambientale, bonifica dei siti
inquinanti, demolizione, recupero di aree verdi e ammodernamento delle
infrastrutture esistenti.

La seconda proposta, invece, intende introdurre un approccio
innovativo nella gestione dei processi
pubblici di trasformazione e rigenerazione urbana
, sviluppando e valorizzando i principi di perequazione e compensazione.

Alle Regioni sarebbe affidato un importante ruolo di indirizzo e
supporto nei confronti dei Comuni, ai quali vengono forniti nuovi strumenti di
pianificazione del territorio. In tal modo, le scelte strategiche di
trasformazione delle aree dismesse o degradate sarebbero frutto di un’ampia
collaborazione tra amministrazioni pubbliche e privati, arricchendosi del
fondamentale coinvolgimento delle popolazioni locali.

Tra le tante questioni urgenti per il nostro Paese, quella della riduzione del consumo di suolo,
della sostenibilità e del miglioramento
della qualità di vita
nelle nostre città occupa senz’altro un posto
centrale.

Con riguardo soprattutto al nostro territorio e alla sua
valorizzazione anche in termini di vivibilità, oggi è quanto mai necessario
governarlo con strumenti urbanistici adeguati, stimolando il partenariato pubblico-privati nell’ottica di
riqualificare spazi pubblici ed edifici obsoleti sotto il profilo della
sicurezza e della sostenibilità.

Abbiamo un forte bisogno di un cambio radicale nel nostro modo
di pensare e costruire il vivere comune: riconvertire, valorizzare e rigenerare
intere aree delle nostre città vorrebbe dire migliorare la qualità della vita
degli abitanti e incidere sul loro senso di appartenenza a quei luoghi. Rendere
più belli, più efficienti, più sicuri i posti della nostra quotidianità
significherebbe abbattere quelle barriere invisibili tra quartieri poveri e
quartieri ricchi, ridare tenore e rilevanza al valore della coesione sociale e
all’amore per le nostre realtà”.

sabato 11 Maggio 2019

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