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Piano sanitario, BAT penalizzata. Lanotte (FI): “Ma i consiglieri regionali del territorio tacciono”

La Redazione
"I cittadini meritano delle risposte e non i soliti proclami seriali (sempre a 50 giorni dal voto) che preannunciano solo potenziali assunzioni o stabilizzazioni"
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“A soli 50 giorni dalle elezioni
regionali, viene preannunciato un nuovo piano sanitario regionale e
appare anche inutile segnalare come l’annuncio abbia una matrice
esclusivamente elettorale, visto che per 5 anni la Sanità pugliese è
stata abbandonata a se stessa dal PD e dalla sinistra. Di
questo piano sanitario, ciò che preoccupa è che non è dato sapere se i
posti letto assegnati alla BAT saranno, in percentuale rispetto ai
cittadini residenti, uguali a quelli delle altre province pugliesi
“. Sulla delicata e purtroppo bistrattata materia sanitaria in Puglia interviene con una nota l’avvocato Marcello Lanotte, candidato al Consiglio regionale nella lista di Forza Italia.

La nostra provincia, infatti, è allo stato la più penalizzata tra quelle pugliesi. Cosa
fare quindi? Anzitutto elevare la dotazione dei posti letto della
nostra provincia alla stessa percentuale delle altre, poi incrementare
ulteriormente il numero previsto dal nuovo piano regionale.

Posto
che del mio stesso avviso è anche la CGIL BAT, che certo non può essere
tacciata di simpatie politiche, ciò che più colpisce è il silenzio dei
consiglieri regionali del nostro territorio
(tutti puntualmente
candidati come da 10 anni a questa parte), dai quali i cittadini
meritano delle risposte e non i soliti proclami seriali (sempre a 50
giorni dal voto) che preannunciano solo potenziali assunzioni o
stabilizzazioni.

L’emergenza Covid ha messo in
evidenza quanto sia necessario garantire livelli di intervento
importanti nel sistema sanitario e la questione del numero dei posti
letto rientra in un discorso ben più ampio, che va esteso alla
ristrutturazione e alla riorganizzazione della medicina di base, con un
potenziamento della attività specialistica territoriale.

Purtroppo,
chi rappresenta in Regione questo territorio ininterrottamente da ormai
10 anni tace
e nessun moto di protesta è all’orizzonte.

Solo
silenzi, così come per le lunghe liste d’attesa che non consentono ai
cittadini di ricevere le sacrosante visite in tempi celeri e che invece
ben potrebbero essere abbattute, senza costi aggiuntivi a carico della
collettività, se solo si avviasse un percorso concreto di convenzione
con i privati”.

venerdì 7 Agosto 2020

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Gino Seccia
Gino Seccia
3 anni fa

Appunto…chiedilo a Francesco Ventola.
Non si quadagna consensi discriminando gli altri. Tu cosa hai fatto al comune oltre che danni?