Cultura

“Scrivi di gusto… e vinci!” in farmacia: successo per l’iniziativa che coniuga scrittura e cibo

La Redazione
A tutti i partecipanti è stata donata comunque una copia del libro "Il piccolo principe"
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Inaspettato successo dell’iniziativa promossa da una farmacia a Barletta. Numerosi i partecipanti al concorso letterario “Scrivi di gusto … e vinci!”, organizzato dalla Farmacia Cappabianca del dottor Patrizio M. Posi, ciascuno con il racconto della propria migliore “esperienza di gusto a tavola”. Tutti i partecipanti sono stati invitati domenica sera, 25 ottobre, presso la chiesa di S. Agostino dove, dopo la celebrazione della messa, si è svolta una breve cerimonia di premiazione.

I vincitori sono stati indicati da una giuria (che ha letto e valutato i racconti in forma anonima) composta da Martina Damiani (giornalista, direttore responsabile BarlettaLive.it), Doriana Tozzi (giornalista), Francesca Centaro (responsabile Libreria Mondadori) e Don Roberto (parroco della chiesa Sant’Agostino) che ha votato la storia più profonda di crescita professionale, quella più intima ed emozionante e quella che meglio ha saputo valorizzare i sapori e i piatti del nostro territorio. In palio cesti di prodotti a chilometro zero. Un premio speciale anche al “pizzino” più coinvolgente ( il termine“pizzino” è stato utilizzato dal titolare della farmacia Cappabianca dott. Patrizio Posi in modo provocatorio e scherzoso, per coinvolgere ancora di più i partecipanti al concorso spingendoli ad “influenzare” la giuria con le loro motivazioni e suggerimenti). Per finire, il premio della farmacia alla storia semplice e coinvolgente della giovane Sofia. A tutti i partecipanti è stata donata una copia del libro “Il piccolo principe”, uno strumento per regalare puro benessere alla mente ed al cuore dei partecipanti.

La farmacia ha un fondamentale ruolo sociale sul territorio in quanto luogo di ascolto, accoglienza e cura. Vorrei che diventi anche il polo culturale della comunità, capace di promuovere campagne di prevenzione e iniziative, volte alla diffusione del benessere psico-fisico, tra cui la lettura e la scrittura” afferma il dott. Patrizio Posi. “È difficile soprattutto in questo momento dare speranza a chi non vede più un orizzonte luminoso, ma è una nostra precisa responsabilità etica. La scintilla della speranza è accesa dalle relazioni di cura che dobbiamo saper intessere con il malato: la Volpe spiega al Piccolo Principe l’importanza della creazione dei legami e del “prendersi cura” e il farmacista -oltre a dispensare medicine e consigli –deve aprirsi osmoticamente al paziente, scegliendo sapientemente parole e gesti di conforto” prosegue il dott. Posi. “Grazie al potere salvifico delle storie, soprattutto per chi affronta la malattia, le distanze tra letteratura e farmacia si accorciano. Noi già da tempo abbiamo rivisitato in questa chiave la nostra professione attraverso varie attività fino ad oggi insolite per la farmacia e abbiamo quindi già sperimentato il potere curativo delle parole sui nostri pazienti-utenti”, conclude.

martedì 27 Ottobre 2020

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