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Tennistavolo, per l’ASI Barletta 1981 prende il via una stagione “speciale”

Cosimo Sguera
Riparte l'attività agonistica dopo il periodo buio del Covid-19
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Lentamente ma inesorabilmente si allontana l'infausto periodo generato dal "mostro silente" (tristemente noto a tutti con il sostantivo Coronavirus), lentamente oltreche' inarrestabilmente ha ripreso a funzionare l'ingranaggio del tennistavolo. Di questo meccanismo tanto complesso quanto affascinante e' componente di assoluto valore la Polisportiva Dilettantistica ASI Barletta 1981, sodalizio operante nella Citta' che diede i natali all'indimenticabile Pietro Mennea. L'anno agonistico corrente non sara' uno dei tanti disputati  dal club barlettano ma quello con un significato rigorosamente non comune: quella appena iniziata sara' la quarantesima stagione agonistica per una realta' associativa, quella targata ASI Barletta, che da ben quattro decenni (non da quattro mesi o da quattro anni, sia chiaro una volta per tutte ai patologici denigratori della polisportiva teste' menzionata) svolge ininterrottamente attivita' federale, sia a livello nazionale che regionale. Ai nastri di partenza di questa season finalmente regular, dopo essersene lasciata alle spalle una inequivocabilmente sui generis (a causa della grave situazione epidemiologica), la Polisportiva Dilettantistica ASI Barletta 1981 si presenta con un organico profondamente rinnovato, con tre compagini e con obiettivi che difficilmente potranno prestarsi a  fraintendimenti.

Cos'e' accaduto in seno al sodalizio pongistico barlettano?
Nulla che la dirigenza societaria non abbia previsto e programmato nei tempi dovuti. Prima di esaminare i cambiamenti intestini all'associazione, meritano opportuna menzione due riconoscimenti conferiti a due colonne del club barlettano: l'incarico di Delegato Provinciale FITET BAT attribuito a Maurizio Lamusta, vice – presidente del gruppo sportivo ASI Barletta da ben 16 anni, e quello prestigioso di Componente della Commissione Nazionale FITET Marketing e Comunicazione assegnato al presidente del sodalizio pongistico. Perche' si sono voluti evidenziare i due nuovi ruoli ricoperti da due colonne della dirigenza societaria? Non certo per vana gloria ma per affermare ,senza timore di smentita, che i due soggetti or ora menzionati impiegheranno gli incarichi conferitigli per una crescita esponenziale del tennistavolo e, soprattutto, per una concreta considerazione dello stesso da parte delle istituzioni, sia politiche che scolastiche.
Tornando ad analizzare il "nuovo corso" societario, non si puo', ne' si vuole fare a meno di sottolineare l'arrivo di "volti nuovi": alle "colonne" Giacomo Dicataldo e Zefferino D'Onofrio, il cui impiego agonistico nella corrente stagione e' ancora "top secret", e' stata accostata la "new entry" Igor Bassi, granitico pongista lombardo proveniente dalla societa' "amica" C.T.T. Molfetta.
Bocche rigorosamente cucite anche sulla collocazione agonistica del giocatore prima citato. Atleti di belle speranze meritano di essere definiti,senza esitazione alcuna, Ninni Arbues, Roberto Binetti, Giuseppe e Savino Dipace,Savio Marino  per i quali l'imminente Campionato Regionale di Serie D2 (al quale l'ASI Barletta partecipera') potra' costituire uno stimolante trampolino di lancio. Dopo anni d'infaticabile ricerca la societa' pongistica barlettana dispone finalmente di un settore "rosa", egregiamente rappresentato da Rosa Matteucci e da Paola Alvisi.Per il reclutamento di esponenti del gentil sesso (di qualsivoglia eta') da avviare ed addestrare alla pratica del tennistavolo la Polisportiva ASI Barletta 1981 investira' sempre maggiori energie.Particolare attenzione, ancor piu' di quella riservata negli anni passati, verra' destinata a portatori di handicap e a disabili. Se gli affetti da congenita malafede credono che il club pongistico ASI abbia dimenticato le giovani leve,verranno tempestivamente smentiti. Al momento quattro giovanissime racchette costituiscono la "finestra sul futuro" del pongismo barlettano: Leonardo Todisco, Angelo Rizzi, Luigi Giannini, Michelangelo Rizzi.
 
E questo e' solo l'incipit di un progetto che prevede il reclutamento di almeno 50 ragazzi e ragazze di eta' compresa tra i 7 ed i 14 anni. Doveroso ed infinito  ringraziamento  alla Parrocchia dei Monaci che, mostrando incomparabili sensibilita' e disponibilita', ha reso possibile la sopravvivenza del sodalizio pongistico nei mesi "bui" del Covid ( sia pure nell'assoluto rispetto delle disposizioni in materia di salvaguardia della salute pubblica) e ha concretamente aiutato l'ASI Barletta 1981 nello sviluppo del settore giovanile.
Per quanto concerne la partecipazione all'attivita' agonistica a squadre,oltre alla gia' menzionata Serie D2, il sodalizio barlettano (rispettando una tradizione che si perpetua da ben 40 anni) prendera' parte al prestigioso Campionato Nazionale di Serie B Veterani ed al  fascinoso Campionato Nazionale di Serie C1. In quest'ultima Serie l'esordio del team barlettano e' previsto per domenica 10 ottobre sul "campo minato" del C.T.T. Dream Team Molfetta.
Nel corrente anno agonistico la Polisportiva ASI Barletta 1981 partecipera', come da tradizione consolidata, a tutti i Tornei Individuali, sia Nazionali che Regionali, calendarizzati dalla Federazione Italiana Tennistavolo.Due eventi d'innegabile prestigio ai quali non si potra' non essere presenti chiuderanno la stagione 2021 – 2022 del gruppo sportivo barlettano: i Campionati Italiani Individuali FITET di tutte le Categorie, in programma a Riccione nel maggio 2022 e, udite udite, i Campionati Europei Individuali Veterani che, in questa stagione, avranno luogo a Rimini dal 25 giugno al 2 luglio 2022.
Tanti nuovi giocatori, tanti obiettivi, tante emozioni, tantissimi impegni agonistici, tanta umilta', tanta dedizione, tanta voglia di arricchire il bagaglio tecnico (sia per i "pilastri" societari che per i nuovi arrivi, sia per le presenze rosa che per i bimbi, sia per i disabili che per i veterani): questa la nuova carta d'identita' della Polisportiva Dilettantistica ASI Barletta 1981.
Nuovo anche lo slogan societario: USQUE AD FINEM ET ULTRA.
Lo sport merita rispetto: se ne facciano una ragione le isitituzioni, spesso, troppo spesso indifferenti.
 
 
 
 
 
Cosimo Sguera

venerdì 8 Ottobre 2021

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