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ZES e sviluppo del territorio, Damiani: «Opportunità da non perdere»

La Redazione
Zes e sviluppo del territorio: l'incontro
Una delle due ZES pugliesi fa riferimento al porto di Barletta
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Zes Adriatica e Pnrr 2: sono stati questi i temi principali sui quali si è discusso durante la conferenza stampa di ieri con la presenza del senatore Dario Damiani, il candidato sindaco Cosimo Cannito, il segretario cittadino di FI Giovanni Ceto, il segretario provinciale BAT Marcello Lanotte e il dirigente regionale Pierpaolo Grimaldi.

Dopo l'incontro dello scorso 18 marzo organizzato da Assinpro, quando il parlamentare barlettano era intervenuto sul tema Zes, c'è stata una novità: l'approvazione da parte del Governo Draghi del cosiddetto decreto Pnrr 2 che, tra gli altri provvedimenti, disciplina anche le Zes, consentendo per esempio la riperimetrazione delle aree con procedura semplificata.

«I Commissari straordinari delle singole ZES – ha spiegato Damiani – potranno proporre una modifica dei confini delle rispettive aree. Si tratta di un'importante opportunità che i nostri territori non possono perdere e che dovrà essere inclusa nel programma amministrativo del candidato Sindaco della coalizione Mino Cannito».

In Puglia sono previste due Zes: quella interregionale jonica Puglia-Basilicata, che fa riferimento al porto di Taranto e alle aree produttive ad esso funzionalmente collegate; e l’altra, anch'essa interregionale ma adriatica, Puglia-Molise che fa riferimento ai porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, nonché alle aree industriali di Foggia, Bat, Bari, Brindisi e Lecce. Per la Zes jonica la quota di investimenti stanziati ammonta a 108 milioni di euro, mentre per la Zes adriatica la somma disponibile è di 90 milioni.

Trattandosi di risorse destinate a grandi investimenti infrastrutturali, serviranno a fungere da corridoi necessari per agevolare il trasporto delle merci da e verso l'Europa attraverso il Mediterraneo. «È evidente quindi – ha ribadito Damiani – come le Zes possano davvero essere l'asset strategico più importante per il Mezzogiorno in un'ottica non solo di breve ma di lungo periodo, veri punti di svolta per il rilancio del nostro tessuto economico e produttivo, penalizzato proprio dalla cronica carenza di infrastrutture. Un gap rispetto al resto del Paese che, di fatto, rappresenta da sempre una pesante zavorra che limita l'attrazione di investimenti, nazionali ed esteri».

A intervenire sulla questione barlettana il segretario provinciale BAT Marcello Lanotte. «Nei primi 100 giorni dell’amministrazione Cannito – ha annunciato – si dovrà fare il cambio di destinazione d’uso della zona industriale di Barletta». «Prima delle dimissioni da vicesindaco nell'estate 2020 – ha proseguito Lanotte – avevo svolto un lavoro importantissimo per la Zes, tanto da aver presentato una proposta di delibera al settore economico e finanziario del Comune del Barletta. A questo si aggiunge il progetto del terminal per le mini crociere di lusso. Ora, dopo un anno, non sappiamo cosa è stato fatto».

Non hanno dubbi i partecipanti: a prescindere dall'esito delle elezioni, la ZES è una questione sulla quale saranno presidio sul territorio.

 

 

 

martedì 3 Maggio 2022

(modifica il 12 Luglio 2022, 13:08)

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