In collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti

Diversamente “Medea”, cast barlettano per il corto in chiave moderna

Sonia Tondolo
Sonia Tondolo
Backstage "Medea"
Sono terminate lo scorso 2 luglio le riprese della rivisitazione della tragedia euripidea “Medea”
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Cast al completo
Cast al completo

Frutto dell’intuizione registica di Giuseppe Arcieri, giovane barlettano e studente dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, la “Medea” si propone come un prodotto realizzato da giovani e destinato a qualsiasi fascia d’età. Le riprese, avvenute tra le rovine di Canne della Battaglia, le saline di Margherita di Savoia, la contrada Santa Maria tra Canosa e Barletta e la casa messa a disposizione da Silvia D’Avanzo, sono avvenute con il sostegno dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, il Ministero della Pubblica Istruzione, l’Apulia Film Commision e la JR Studio di Roberto Moretto.

Soddisfatto delle riprese si è dichiarato il giovane Arcieri, che ha sottolineato come il cast sia stato composto da giovani barlettani talentuosi.

La diversamente Medea è Vincenza Dinoia, attrice barlettana in carrozzina, che, proprio come nel mito, viene ripudiata da Giasone (Francesco Barile), iniziando così a valutare la possibilità di vendetta insieme a due figure archetipiche: Polemos (Michele Piccolo) e Eirene (Serena Rizzi). Se la prima è la rivalsa che spinge l’eroina protagonista ad ammazzare i suoi stessi figli (interpretati dai nipoti del regista, i piccoli Nicola e Marco Antonio Nasca), la seconda cerca di ricordare e conciliare in Medea le ragioni della vita.

A procurare uno scarto rispetto alla trama tradizionale del mito, a scardinarne le strutture verso un’inedita voglia di superamento del presente verso la vita, Arcieri nella sua versione dà sostegno alle argomentazioni di Eirene, dando vita a una catarsi che si pone in contraddizione ai tragici destini voluti dalla classicità per queste figure mitologiche per un finale tutto da scoprire.

La nascita del progetto è stata spiegata da Francesco Arrivo, professore di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia e  coordinatore del Dipartimento di Progettazione e Arti applicate: «Giuseppe ha frequentato il mio corso e io avevo assegnato Medea come tema. Dato il suo entusiasmo gli ho subito chiesto di ideare un cortometraggio in merito».

Detto, fatto. Dopo aver affidato la sceneggiatura a Giuseppe Dibenedetto e la co-sceneggiatura a se stesso e alla barlettana Maria Grazia Memeo, l’idea di realizzare il cortometraggio è proseguita.

A interessarsi al progetto anche il direttore dell’Accademia di Foggia, Pietro Di Terlizzi, che ha dato il via libera al professor Arrivo grazie alla messa a disposizione di fondi regionali destinati proprio a iniziative degli studenti. Pian piano, dunque, la “Medea” di Arcieri ha preso forma: ad Arrivo si sono presto aggiunti i professori Fabio Scacchioli (tecniche di ripresa e montaggio), Antonio Ruggieri (fotografia) e Francesco Gorgoglione (scenografia).

La presenza dei docenti non deve però confondere. «La nostra filosofia – ha precisato Francesco Arrivo –  consiste nel far agire solamente gli studenti: noi professori non siamo parte attiva, ma siamo soltanto di supporto. Lasciamo fare esperienza ai ragazzi affinché possano pian piano costruirsi la loro vera esperienza. A questo proposito tantissime sono le iniziative dell’Accademia, che si pone come tramite tra didattica e mondo del lavoro».

Ciò che colpisce della Medea, oltre alla spinta propositrice dei giovani barlettani, è la rielaborazione del tema: una tragedia antica viene portata a nuova vita non solo per il finale a sorpresa, ma anche per aver portato all’attenzione di tutti un tema che continua ad essere spesso sottovalutato, quello della disabilità.

“Medea” sarà presto proposto a diversi Festival dei cinema nazionali e internazionali. Il talento di Arcieri (e di tutto il cast), dopotutto, è già noto: basti pensare che questo promettente regista ha organizzato il South Italy International Festival, il Festival del cortometraggio indipendente, e che ha già corso alla selezione dei David di Donatello 2020 per il suo precedente cortometraggio “C’era una volta il Covid”.

 

 

giovedì 21 Luglio 2022

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