Il desiderio di don Salvatore Mellone, sacerdote per 74 giorni, è ora realtà: ieri è stata inaugurata Casa Miriam, una residenza nata per accogliere i pazienti oncologici e familiari non residenti che necessitano cure.
Promossa dall’organizzazione di volontariato il “Buon Samaritano”, Casa Miriam si occuperà di aiutare chi ne ha bisogno ed è nata da un pensiero di don Salvatore, che durante la malattia che l’ha portato via dalla vita terrena il 29 giugno del 2015, maturò la consapevolezza che la vita del malato sia nel corpo che nello spirito va amata, accolta e curata. Ad accogliere i pazienti oncologici e i familiari bisognosi un grazioso appartamento in via Benucci 6, completo di tutti i comfort necessari; cucina compresa.
Presente alla benedizione, oltre ai familiari di don Salvatore, l’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo che ha ricordato di come questa casa sia “un’attenzione nei confronti delle persone che richiedono cura con le porte aperte per i pazienti oncologici e per tutte le persone che li accompagnano”.
A raccontare l’iter che ha portato alla nascita di Casa Miriam la sorella del presibitero barlettano, Adele Mellone: «Questo – ha dichiarato – è il grande desiderio di Salvatore sul punto di morte ed è il suo ricordo più bello che mi porto dentro. Noi avevamo delle perplessità ma lui con grande ottimismo ci disse di non preoccuparci perché già ci vedeva». «Mi piace pensare – ha aggiunto commessa – che forse oggi ci sta vedendo».
Dopo la benedizione di Casa Miriam la giornata è proseguita nel salone “Mons. Addazi della Parrocchia della Sacra Famiglia, dove si è tenuto un approfondimento sulle finalità della struttura dedicata ai pazienti oncologici.
Casa Miriam sarà gestita da alcuni volontari, che si occuperanno della prima accoglienza in casa, della consegna delle chiavi e del servizio in auto in caso di necessità. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’associazione “Buon Samaritano” al numero 0883333251.