«Per una Tac addome con accesso tramite richiesta devo attendere dicembre da quanto mi hanno detto in farmacia e se volessi farla anche a pagamento non ne ho modo», lo sfogo è di un paziente oncologico al quale l’oncologo ha prescritto una Tac di controllo a fine ciclo chemioterapico. L’uomo, residente nella Bat, proverà a pressare la struttura ospedaliera nella quale è seguito nel barese ma si dice sconfortato dalle difficoltà che sta affrontando nel cercare date utili per sottoporsi ad esame diagnostico.
Il problema lo avevamo già denunciato lo scorso 20 marzo, quando abbiamo scritto del blocco temporaneo per l’accesso alle prestazioni private in regime di intramoenia per Tac o Risonanze in tutta la Bat. Il problema non riguarderebbe le visite specialistiche. Dalla Asl ci avevano assicurato che sarebbe stato un problema temporaneo in quanto era in corso un’organizzazione del nuovo asset del regime Alpi in base al nuovo regolamento aziendale per tali prestazioni. A distanza di quasi due mesi il problema per i cittadini della Bat resta e si somma a quello ad ampio raggio regionale sulle difficoltà nell’accedere a tali prestazioni in tempi brevi.