Continua il boom del turismo in Puglia. Aldo Patruno: «Lavoriamo su qualità e diversificazione»
Questa sera, a Fasano, Dolce e Gabbana chiuderà la sua Fashion Week in Puglia. Il grande evento in Valle d’Itria ha visto protagonisti la celebre maison italiana, star internazionali e, ovviamente, la nostra Regione, sempre più meta di turisti da tutto il mondo. Basti pensare che, nel primo semestre del 2023, la Puglia ha fatto segnare un +30% (dati da confermare) per numeri di presenze sul territorio, rispetto al già sorprendente 2022.
«Gli obiettivi – spiega Aldo Patruno, direttore del dipartimento turismo e cultura della Regione – sono quelli di concentrarsi maggiormente sulla qualità dell’offerta, destagionalizzare l’arrivo dei turisti, coinvolgere tutto il territorio e diversificare. La Puglia, accanto al mare e ai suoi 850 chilometri di costa, può contare su enogastronomia, natura, paesaggi mozzafiato e cultura. Il 15 luglio, ad esempio, verrà inaugurata una mostra su Caravaggio a Mesagne. Un sistema che verrà riconnesso da due grandi progetti già attuati: i cammini e gli itinerari culturali e spirituali e il cicloturismo».
che il “Brand Puglia” sia ambito da turisti di tutto il mondo penso sia ormai noto ed evidente a tutti,
Barletta dovrebbe cavalcare l’onda e superare i tanti limiti che ne hanno impedito finora l’affermazione delle proprie potenzialità turistiche.
Andrebbe saldato il rapporto Territorio-Cittadini facendo leva su tre elementi cardine: “cultura e storia locale – litorali – buona cucina”.
Riguardo alla cultura e storia locale si può e si deve fare molto di più pensando a manifestazioni estive sul tipo realizzato a Polignano (libro possibile) e Bisceglie (libri nel borgo antico).
Riguardo alle litorali andrebbe innanzi tutto ripensato totalmente il ruolo e la funzione dei vigili urbani, elemento centrale del problema, nel senso che tali litorali, andrebbero garbatamente e costantemente presidiate come un bene prezioso (come in realtà sono) e mantenute ordinate e pulite, evitando ogni forma di “barlettanità deleteria” (bivacchi serali con conseguente rilascio di rifiuti di ogni genere, urla e quant’altro ci distingue dal genere umano).
La nostra cucina non ha bisogno di sostegni considerata l’abilità dei ns. operatori del settore.
L’interazione e la integrazione di queste tre tematiche costituisce quel “fare sistema” di cui tanto astrattamente si parla.
Resta l’importante tema dell’urbanistica e del verde ma, ne parliamo a parte.