L'approfondimento dello psicologo psicoterapeuta

Tra palcoscenico e realtà

Saverio Costantino
Indietro tutta
La vita era tutto un quiz, adesso è tutto un festival
8 commenti 227

Viviamo nell’epoca dei festival. Tanti festival, troppi festival.
Tutti sembrano ripetere contenuti spacciati come unici e originali e, invece, sono solo un copia e incolla, magari dietro un titolo ad effetto.
Tutti ormai geni, scrittori, musicisti, poeti in cerca di un pubblico, di un like. Dicendo cose così tremendamente scontate un like se lo meritano, almeno perché dicono perfettamente quello che la gente già sa, già pensa. Ahime’, non aiutano però a pensare cose diverse che magari nel qui ed ora non si comprendono appieno, ma che potrebbero aiutare a generare un pensiero critico.

E intanto nel frattempo è passata un’altra estate di festival musicali e letterari. Dalla serialità degli eventi fuori, delle serate in palcoscenico, ritorniamo poi a sentirci “umani”, con le preoccupazioni della quotidiana normalità: il lavoro, le bollette, la scuola.
Tutti i sindaci, davvero tutti, non hanno fatto mancare alla popolazione eventi belli e a doppio valore, divertimento e visibilità personale.
Ma tutto ciò è servito a qualcosa o a qualcuno?
Credo che le vecchie massime restino sempre attuali, quel “fai divertire la gente, così non penserà ai problemi”, ha sempre il suo appeal.
Siamo troppo spesso di fronte ad amministratori che si autocelebrano sui social. E questo non sarà forse un ponte verso un futuro, quello del nulla, arricchito però da una colonna sonora che dà emozioni?
I festival hanno un palco per chi presenta, per chi suona, per chi instancabilmente organizza tutto nei minimi dettagli e hanno una platea comodamente seduta o accolta in una piazza. La cosa che conta è fotografarla quella platea. E sì, perché le sedie vuote sono disdicevoli, le sedie piene sono un bel successo e un bel nutrimento narcisistico.

Davvero un grande plauso agli artisti, tanti e sempre più bravi, un grande plauso al pubblico di tutti i festival che ci sono stati e che ci saranno. Almeno siamo passati da “sì, la vita è tutt’un quiz” , come cantavamo con Renzo Arbore a “la vita è tutto un festival”, con passerelle di amministratori eleganti e intelligenti, forse anche operosi.

Ma non saranno forse troppi questi festival? E non sarà forse troppo lo spazio che i media e i social ad essi riservano, tralasciando l’importanza di contenuti meno effimeri e più importanti?

venerdì 8 Settembre 2023

(modifica il 10 Settembre 2023, 15:22)

Notifiche
Notifica di
guest
8 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Mariasole
Mariasole
7 mesi fa

Finalmente qualcuno che da’ voce a cio’ che in molti pensano. Troppa voglia di apparire e troppa poca voglia di esserci veramente. Io mi chiedo una cosa: dove vanno a finire le problematiche importanti di un paese in estate? Sembrano sparire all’improvviso, finiscono dietr il sipario di tanti spettacoli.

Saverio Costantino
Saverio Costantino
7 mesi fa
Rispondi a  Mariasole

A volte bisogna non solo avere coraggio e determinazione ma sentire che un punto di vista diverso e costruttivo serve a diversificarsi

Nino Carrabba
Nino Carrabba
7 mesi fa

<< Leggo sempre con piacere i vari articoli del dott. Saverio Costantino. Di quest'ultimo "Tra palcoscenico e realtà" non posso non condividere pienamente parola per parola, sillaba per sillaba, ciò che viene detto con sincerità e naturalezza. Quale narratore che sono di sogni e di avventure vissute in quei famosi anni Sessanta, devo applaudire e sottoscrivere il suo pensiero libero e le sue riflessioni fatte sul _modus vivendi et operandi_ della società di oggi con personaggi che recitano la loro parte indossando la maschera del guadagno facile e immediato. Le massime citate nell'articolo aiutano al meglio a fotografare il *palcoscenico* dei vari "festival" , copia e incolla , propinati dai social e mezzi di comunicazione sempre più artefatti e viziosi.
Grazie.

Angy
Angy
7 mesi fa

Un tema di grande interesse per tutti noi tra palco e realtà sembra che fuori dal palcoscenico i protagonisti siano altri magari disfunzionali

Saverio Costantino
Saverio Costantino
7 mesi fa
Rispondi a  Angy

Sembra infatti che chi sale sul palco sia sempre perfetto e generoso verso una collettività che purtroppo è fatta di tanti eventi molto preoccupanti

Saverio Costantino
Saverio Costantino
7 mesi fa

Di fatto una riflessione circolare come questa definisce un percorso in cui tutti sgomitano per avere un posto sul palcoscenico ma la vita è altrove dove i protagonisti spesso sono oggetto di derive sociali e relazionali

Angela Magliocca
Angela Magliocca
7 mesi fa

Tanti festival che hanno riempito le casse comunali.
Chi ha potuto permettersi il biglietto ha goduto dello spettacolo dal vivo.
Per chi il biglietto non ha potuto permetterselo, ha trovato pure le strade sbarrate, per impedire anche il solo ascolto dall’esterno.
Ed allora la povera gente continua ad accontentarsi della TV.
Pilotata, ripetitiva, volgare, violenta.
Beati quelli che sanno e possono scegliere cosa guardare.
Penso ai tantissimi anziani che cercano compagnia nei programmi televisivi.
Cosa pensano di questa televisione moderna.
Persino il festival di Sanremo è diventato troppo spinto, indecente per loro.
Ma credo che ormai non si possa tornare indietro. Andrà sempre peggio.
I festival dovrebbero servire a distrarci dai problemi quotidiani, a farci sorridere, a vivere attimi di felicità ma in realtà ci fanno sempre sentire più soli.
Perché tra l’altro mentre il festival va, quasi la totalità dello spettatore ha il cellulare acceso, guardando contemporaneamente tanti altri contenuti o per farsi mille selfie.
Non riuscendo a condividere lo spettacolo con chi si ha accanto.
Dottore la realtà è che siamo sempre più soli.
La tecnologia ci ha dato la possibilità di conoscere il mondo guardandolo da uno schermo.
Ma a cosa serve conoscere tante cose se poi non conosciamo più le persone?
Mi è venuta in mente una frase molto usata: “lo spettacolo deve continuare” anche se calpesta la comune decenza.

Saverio Costantino
Saverio Costantino
7 mesi fa
Rispondi a  Angela Magliocca

Analisi che ho già testimoniato altrove perfetta e fuori dal coro e dalle masse grazie di esserci