L'approfondimento dello psicologo e psicoterapeuta

Chi ci avvelena?

Saverio Costantino
serpente @unsplash
Persone ofidiche che ci inoculano veleno affettivo ed emotivo
10 commenti 291

Il termine richiama il veleno infuso da alcuni serpenti, veleno che condiziona la vita delle cellule, portandole ad una necrosi progressiva. Quante persone con la propria presenza, il proprio modo di infondere contenuti emotivi ci avvelenano o, come spesso diciamo, ci intossicano la vita?

Immagino che molti, già solo leggendo queste prime righe, con il pensiero siano andati alla ricerca nei propri vissuti di persone così dannose. Sarebbe bello se in questa rubrica si creasse la giusta interazione, per poter tracciare una direzione, un percorso da fare magari insieme.

I narcisisti, per esempio, sono i peggiori inoculatori di veleno. Ti distruggono dandoti dell’incapace o facendoti sentire tale con una dinamica tipica, quella di circondarsi di incapaci veri, bravi scodinzolatori, facendoli pero’ passare per validi collaboratori. Insomma è come riuscire a diventare qualcuno senza essere nessuno.

Pensate come ci avvelena chi non sa dire “grazie”, chi non sa essere grato e non riconosce il positivo nell’immensità dell’oceano, rovinando i momenti.

A scuola si era bravi se si sapeva rifondere alle aspettative del professore, ma in questo mondo quali sono le aspettative? Fare soldi sembra mutuare bene l’intelligenza? Io non credo però che il senso, il buon senso abbiano un costo, o meglio, non credo si possano comprare.

Ci avvelena chi non ci chiede “come stai”, concentrato magari solo nel raccontarci la propria vita, i propri successi o propri malanni. Chi ha sempre più problemi di noi, ma anche chi più capacità di noi, è sempre fuori dalla nostra orbita, per questo non riusciamo mai a sentirlo vicino. Anche chi ha ricette pronte, migliori stili di vita ci avvelena. Chi ci critica ci avvelena, chi ci illude con il proprio volerci bene soffocante ci avvelena, se non ci lascia liberi di respirare.

Ci avvelena chi non ci incoraggia e vede solo i nostri errori. Chi parla continuamente senza ascoltare. Chi nel suo pessimismo non vede mai il sorgere del sole e neache un bel tramonto.

Molti di loro, anche se nella maggior parte dei casi inconsciamente, sono felici di provocare un impatto negativo sugli altri.

C’è un antidoto magico per allontare da noi queste persone? Quello che non possiamo cambiare sono proprio gli altri. Questo è da tenere a mente, anche perché spesso si tratta di persone alle quali vogliamo bene e non riusciamo ad un attuare un cambiamento. Possiamo cambiare però una cosa, il modo in cui lasciamo che gli altri si avvicinino a noi, provando a non lasciarci coinvolgere e catturare dagli atteggiamenti negativi.

domenica 19 Novembre 2023

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
10 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa

Liberarci di contenuti negativi che ci intossicano sarebbe semplice ma peccato che ne rimaniamo imbrigliati

Angy
Angy
5 mesi fa

Nulla di più vero di questo contenuto che si riferisce ad un vissuto comune bene che un esperto ne parli raggiungendo tutti con domande non con regole e ricette comuni e scontate che poi nessuno sa tradurre in una testimonianza

Lisa
Lisa
5 mesi fa

Dottore grazie per questa riflessione. Le brutte notizie che continuiamo a sentire, sono un indice di quante persone nocive e tossiche ci circondano quotidianamente. La cosa che più mi spaventa è il fatto di non essere in grado di riconoscerle subito per poterle allontanare.

Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa
Rispondi a  Lisa

Allontanando i contenuti tossici spesso abbiamo paura di perdere il valore affettivo intrinseco …la grande fregatura sta proprio nel conflitto tra istanze distinte

Angela Magliocca
Angela Magliocca
5 mesi fa

Le ultime notizie di cronaca ci portano ad una riflessione profonda.
Siamo tutti avvelenati, increduli e stanchi.
Le passate generazioni di nonne e madri che soccombevano sotto il potere del padre e uomo padrone.
Oggi uomini che non accettano l’indipendenza ed il pensiero delle donne.
Due faccie di una stessa medaglia…il rapporto uomo donna.
Il rispetto basterebbe ad equilibrare il tutto ed invece sembra essere qualcosa di così difficile da mettere in pratica.
La donna resterà sempre il cuore pulsante di una famiglia nel bene ed anche nel male.
L’educazione dei figli dipende dal suo essere, dal suo fare e non certo dal suo dire.
Ieri sera ho visto il film della Cortellesi “c’è ancora domani”.
Sono uscita dalla sala del cinema delusa ma non certo da ciò che avevo appena visto.
Il film dire bello e riduttivo.
È geniale è crudo è vero.
La mia delusione è scaturita dalla prima riflessione che si è affacciata nella mia mente.
In quel film ho rivisto mia nonna, ho rivisto mia madre, ho rivisto me…e poi ho pensato alla superficialità, al vuoto, alla mancanza di valori che tante donne dalla mia generazione tramandano ai loro figli.
Con il loro modo di fare.
Con il loro inutile fare.
Con la mancanza di rispetto verso gli altri.
Tante botte ricevute, tante lotte fatte per arrivare dove?
C’è tanto da fare ancora.
Forse bisogna ricominciare da capo.
Forse la donna deve comprendere che il suo ruolo principale, quando sceglie di diventarlo, è quello di essere mamma.
In questa parola c’è una responsabilità tanto grande forse troppo grande per tante mamme.
La mamma educa, cresce, accoglie, ama gli uomini del domani.
E sempre stato così e così sarà sempre.
Ma se le mamme di oggi sono rimaste bambine, se non riescono a dire un no ai propri figli, per comodità o per velocità.
Se non danno un buon esempio col rispetto reciproco in casa col proprio marito…
Come saranno gli uomini del domani?
Forse peggio di quelli di oggi.
Veleno che uccide.

Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa
Rispondi a  Angela Magliocca

Tutti i comportamenti che vanno nella direzione di una violenza si stratificano i comportamenti tossici sono davvero tanti e suscitano grande destabilizzazione

Maria
Maria
5 mesi fa

Cambiamo il nome ma il concetto base è che poco importa di noi all’altro, siamo concentrati su di noi.

Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa
Rispondi a  Maria

Siamo concentrati su noi stessi

Anna S.
Anna S.
5 mesi fa

Buon pomeriggio Saverio, ho letto la riflessione di Angela Magliocca. Credo abbia detto tutto quello che c’è da dire su questa spinosa situazione. Per me oggi i ruoli si sono invertiti, l’ uomo è diventato un invertebrato che si dà ragione usando la violenza fisica(vedi l’epilogo di Giulia), perché non hanno la forza mentale nell’accettare un rifiuto. A queste nuove generazioni di genitori bisogna insegnare che i figli vanno amati insegnando loro ad accettare anche i no, al rispetto dell’altro. Siamo in un mondo in cui se ci toccano un figlio o un nipote prima agiamo usando anche la violenza verbale e poi dopo forse riflettiamo sulle conseguenze. Mi rendo conto che diciamo sempre le stesse cose e che forse è troppo tardi per correre ai ripari. Siamo andati dietro al dio denaro e non abbiamo dato la dovuta importanza ai valori umani. Questo è il conto che ci viene presentato. Si spendono troppe parole e non c’è volontà di cambiamento (anche se ce ne vorrà di tempo, a voler essere ottimisti) Buona serata👋😘

Saverio Costantino
Saverio Costantino
5 mesi fa
Rispondi a  Anna S.

Condivido in pieno i contenuti di entrambi…