Salute

La storia della malattia di Gianfranco: «Grazie al personale sanitario sono rinato»

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«È necessario affidarsi alle strutture e ai bravi professionisti. Anzi, a proposito di questo spero che le buone risorse del territorio vengano valorizzate»
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«L’umanità del dottor Biagio Orlandi e dell’equipe è qualcosa di straordinario. Hanno alleviato il mio dolore fisico e la sofferenza e la tensione psicologica che io e la mia famiglia provavamo in quei giorni»: quella di Gianfranco Dallafiore, 66enne nato a Milano e residente ad Andria da oltre dieci anni, è una lettera a cuore aperto che rivolge al personale sanitario che l’ha sostenuto in questi mesi.

A febbraio 2023, infatti, si accorge della malattia, insospettito da dolori e alcune emorragie interne: gli viene riscontrato un tumore al colon sigma. Dopo un ciclo preventivo di chemioterapia, il 9 novembre si sottopone a intervento chirurgico all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta. È un’operazione che dura parecchie ore – gli viene asportata una importante massa tumorale – ma che ha esito positivo. A condurla è il dottor Orlandi con la sua equipe: l’anestesista Demetrio Ferrara «dalla grande bontà», l’aiuto chirurgo Sabino Capuzzolo e le infermiere strumentiste Clelia Cioce, Raffaella Campese e Ruggiero Curci.

«A tutti loro va il mio ringraziamento – dice Gianfranco –, mi hanno messo estremamente a mio agio. Non posso dimenticare anche i due infermieri del reparto di rianimazione Giuseppe Gammarrota e Luigi Di Corato: non mi hanno fatto sentire alcun dolore e mi hanno trattato con i guanti».

Dopo sei giorni esce dall’ospedale e oggi è a casa tranquillo, anche perché gli esami istologici hanno esito negativo e dovrà fare solo una chemio di prevenzione.

«Dal punto di vista morale, psicologico e fisico mi sentivo distrutto – aggiunge –. Mi sentivo impotente perché non potevo far nulla. E non ho fatto altro che affidarmi al personale sanitario, alla famiglia e agli amici. Tutti uniti, seppur mascherando il dolore, mi hanno sostenuto incondizionatamente. Prezioso è stato il supporto del medico curante, il dottor Domenico Sgaramella».

«Voglio dire che serve tanta prevenzione anche perché questi mali sono subdoli, spesso appaiono improvvisamente, e che è necessario affidarsi alle strutture sanitarie e ai bravi professionisti. Anzi, a proposito di questo spero che le buone risorse del territorio vengano valorizzate».

«Ringrazio ancora chi mi ha assistito – conclude –: sono stati eccezionali, sono angeli».

lunedì 22 Gennaio 2024

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