Sbarcano a Barletta, mercoledì 3 aprile prossimo, gli Energy Talks, ciclo di incontri di approfondimento sui temi della transizione energetica ed ecologica, a cura del Gruppo Hope, azienda con sede in Puglia specializzata nello sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Presso l’aula magna del Liceo Classico Statale, Scienze umane e Musicale “A. Casardi” di Barletta (Via Ferdinando I D’Aragona, 100) dopo il saluto della dirigente scolastica, Prof.ssa Serafina Ardito; l’Amministratore unico del Gruppo Hope, ing. Michele Scoppio dialogherà con il famoso professore di fisica Vincenzo Schettini, noto come La fisica che ci piace.
Forte dei suoi oltre 1,3 milioni di seguaci su Instagram e TikTok, “La fisica che ci piace” incontrerà gli studenti, dalle 10 alle 12 e, nel pomeriggio, a partire dalle ore 17.30 la cittadinanza interessata.
Ecco il programma della giornata presso l’aula magna del Liceo “A. Casardi”:
Ore 10 – 11 incontro con 4 classi del Liceo Casardi
Ore 11 – 12 incontro con 4 classi del Liceo Casardi
Ore 17.30 – 19.30 incontro con la cittadinanza e le Istituzioni
Sono stati invitati l’Amministrazione comunale di Barletta e i Sindaci della Bat.
Ingresso libero nel pomeriggio fino a esaurimento posti.
L’Amministratore del Gruppo Hope, Michele Scoppio, dichiara “la transizione energetica ed ecologica è oggi un argomento noto alla maggior parte delle persone. Parlarne, argomentare, criticare e discutere in modo costruttivo costituiscono il punto di partenza per un approccio sano a tutte le questioni che influenzano la nostra presenza su questo pianeta.
Parlarne all’interno di un liceo costituisce inoltre l’opportunità di confrontarsi non solo con la cittadinanza e le istituzioni, ma anche con le giovani generazioni, in modo da poter non solo raccontare e illustrare le attività e gli sforzi che possiamo fare tutti insieme per rallentare il cambiamento climatico, ma anche per ascoltare e prendere ispirazione dai sogni e le aspirazioni dei più giovani.
Nel corso della storia del pianeta, le trasformazioni climatiche hanno sempre portato alla ricerca e definizione di nuovi equilibri, e questo è il processo che dobbiamo presidiare, guidandolo anziché subirlo”.