La nota

Ristrutturazione edilizia, gli Ingegneri Bat sollecitano all’urgente recepimento della legge

Ordine degli Ingegneri Bat
Il rischio, spiegano, è di "rendere inefficace una norma fortemente voluta da tutti gli ordini professionali, nell’interesse di imprese e cittadini di tutta la provincia”
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“Ad oggi ci risulta che nessun comune della provincia di Barletta-Andria-Trani si è attivato per il recepimento della legge regionale che disciplina la ristrutturazione edilizia. L’auspicio è che i tempi non si allunghino, si rischierebbe di rendere inefficace una norma fortemente voluta da tutti gli ordini professionali, nell’interesse di imprese e cittadini di tutta la provincia”. A dirlo è l’ingegnere Domenico Sgaramella, consigliere segretario e referente della Commissione Edilizia e Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Barletta Andria Trani, alla vigilia dell’incontro operativo in Regione promosso da Stefano Lacatena, consigliere regionale delegato all’Urbanistica, al fine di avviare i lavori necessari a redigere la nuova legge urbanistica della Regione Puglia.

In applicazione della legge regionale 36/2023, con deliberazione di Consiglio comunale, i comuni hanno facoltà di approvare la perimetrazione delle aree destinate al recupero, alla riqualificazione e al riuso del patrimonio edilizio esistente, nonché incentivare gli interventi di edilizia residenziale sociale. Potranno, inoltre, disciplinare gli interventi di delocalizzazione dei volumi dalle aree vincolate, così come previsto dalla legge regionale. Forte è il richiamo alle norme per l’abitare sostenibile, di efficientamento energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili, nonché alla rigenerazione urbana, rendendo la legge regionale approvata già operativa per quei Comuni che abbiano già approvato il Documento programmatico per la Rigenerazione Urbana.

“Si tratta di una legge rivoluzionaria – ha continuato l’ing. Sgaramella – nella quale i Comuni hanno un ruolo centrale. È da chiarire intanto che la legge regionale non conferisce un termine ultimo o un obbligo per i comuni ma, allo stesso tempo, se non si provvede, la norma risulterebbe nei fatti inefficace. Per questo sarebbe auspicabile convocare al più presto dei tavoli tecnici comunali, coinvolgendo gli ordini professionali. È ciò che abbiamo invitato a fare divulgando agli uffici tecnici comunali e alle amministrazioni il documento di sintesi del convegno monotematico che si è tenuto lo scorso 21 febbraio alla presenza del consigliere Lacatena, ma ad oggi tutto tace”. Il Consiglio direttivo dell’Ordine provinciale degli Ingegneri continuerà ad impegnarsi a livello regionale e nazionale in tutte le iniziative che gli organi di Governo vorranno attivare nell’ottica della semplificazione normativa riguardante tutti i settori che investono l’ingegneria.

giovedì 11 Aprile 2024

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