Il fatto

Accusato di frasi sessiste alla Piccolo, Cannito: «È chiaro il vile tentativo di screditarmi»

Cannito
«Invito la consigliera Piccolo a un incontro chiarificatore»
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«Credevamo che il Sindaco avesse almeno il pudore di tacere, invece prendiamo atto che non è accaduto. È giusto che tutti sappiano ciò che il sindaco ha detto. La sua aggressione verbale è consistita nello sbraitare in modo indecoroso e facendo squallidi riferimenti ai suoi organi genitali in maniera inappropriata per un uomo delle Istituzioni».

«Non ci sono equivoci su cui giocare, provando a diffamare una giovane Consigliera comunale. Sappia il Sindaco che noi stessi abbiamo ascoltato testimonianze di solidarietà da parte di alcuni dei presenti all’accaduto. Questi testimoni hanno riferito termini e fatti accaduti. Pertanto, rispediamo al mittente ogni tentativo subdolo e meschino di deresponsabilizzazione da parte del Sindaco».

Questa la nota stampa di Giovanni Ceto e Antonio Comitangelo, che hanno denunciato a mezzo stampa alcune frasi sessiste che il sindaco Cannito avrebbe rivolto nei confronti della consigliera comunale alla consigliera Piccolo.

Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino, che ha subito dichiarato: «Quanto narrato non risponde al vero. Dispiace che la consigliera Piccolo abbia frainteso il mio invito ad avere maggiore rispetto della mia persona e del ruolo istituzionale. Per questo rimando al mittente ogni accusa eccessiva e infondata di sessismo che scredita solo e oltremodo la mia persona. Per me la polemica in questione non ha motivo di esistere».

Nonostante la risposta di Cannito, la polemica non ha accennato a diminuire, al punto che il primo cittadino ha diffuso un altro intervento.

Ecco il contenuto: «Chi è il mandante? La meschinità di chi, per motivi politici, si NASCONDE e strumentalizza una giovane e valida consigliera comunale, studiando la via del CLAMORE del “sessismo” per infangarmi, mi delude profondamente. È chiaro il vile tentativo di screditarmi.

Invito la consigliera Piccolo a un incontro chiarificatore atteso che nessuna volgarità e nessuna frase sessista è stata rivolta, direttamente, alla sua persona.

Mi riservo, inoltre, di sporgere querela contro chi NON ERA PRESENTE e strumentalizza questa opera diffamatoria nei confronti della mia persona e in danno della mia immagine di sindaco, di medico costruita in tanti anni di attività professionale ma soprattutto di padre e di nonno. È questa la cosa che mi fa stare più male.

Vi prego di non continuare perché il fatto non esiste».

martedì 23 Aprile 2024

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