Un progetto, quello di Unioncamere, che ha visto il coinvolgimento – sull’intero territorio nazionale – di oltre 4.050 studenti, per un totale di 278 scuole e ITS Academy partecipanti.
Ad avere la meglio, su oltre 380 progetti inviati, quello della studentessa barlettana, che si è aggiudicata l’ambito riconoscimento durante la 32esima edizione di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2023.
«Con il Premio ‘Storie di Alternanza e Competenze’ vogliamo valorizzare e dare voce alle migliori esperienze educative degli studenti italiani», ha detto Klaus Algieri, vice presidente di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Cosenza. «Questo premio riflette il nostro impegno ultraventennale nel favorire la crescita delle competenze degli studenti delle scuole superiori”- e ancora – “I principi di innovazione, formazione e certificazione rimangono al centro di questa iniziativa, sostenuti da solide alleanze con il ministero dell’Istruzione e del Merito, le reti di scuole e le principali associazioni imprenditoriali».
Nel corto “L’arte di vivere in scena”, realizzato durante il progetto organizzato dall’Associazione culturale “Artinte” e tenuta dal presidente Giuseppe Arcieri, Vanessa racconta la testimonianza di una studentessa di 18 anni che attraverso il video mostra una giornata tipo di una ragazza della sua età, esplicitando il senso comune di disagio rispetto all’incognita del “cosa farò da grande”. L’unica soluzione proposta è quella di mettersi in gioco e di non tirarsi indietro di fronte alle opportunità.
Entusiasta del riconoscimento, Vanessa ha così commentato: «Frequentare un liceo ti offre inevitabilmente una formazione a trecentosessanta gradi e per questo trovare un angoletto, un pezzettino del quale dovrai occuparti per tutta la vita, risulta difficile: è questo ciò che ho voluto trasmettere nel mio video. L’aiuto del tutor esperto, Giuseppe Arcieri, è stato fondamentale: ha aiutato me e i miei compagni non solo a sviluppare delle solide conoscenze sul mondo del cinema, ma anche a toccare con mano questa realtà».
«Ci tengo a ringraziare Vanessa – ha commentato Arcieri – che mi ha coinvolto in questo suo corto, ringrazio i docenti, il dirigente scolastico, la prof.ssa. Rosanna Diviccaro, l’organizzazione di PCTO e tutti i tutor scolastici del Liceo Cafiero per avermi dato l’opportunità di trasmettere qualcosa che non si può insegnare, ma si può solo far amare come il cinema. Ritengo che Vanessa sia stata molto brava nell’esprimere emozioni universali, partendo da una domanda che tutti da bambini ci facciamo, ossia quella di cosa diventare ed essere da adulti?».
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